Positivo un alunno di 11 anni: classe e prof in quarantena alle Medie. Mamma ricoverata con la bimba neonata

Positivo un alunno di 11 anni: classe e prof in quarantena alle Medie. Mamma ricoverata con la bimba neonata
di Nazareno DINOI
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Martedì 6 Ottobre 2020, 10:10 - Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 23:46
C'è la conferma ufficiale da parte dell'Asl: primo caso in una scuola a Brindisi. Nella città capoluogo positivo al Covid un ragazzino di 11 anni, studente di scuola media. In quarantena l’intera classe dello studente contagiato e alcuni professori. Per tutti verrà effettuato un tampone per il test molecolare. Sempre a Brindisi, nel reparto di malattie infettive del “Perrino”, risultano ricoverate una giovane madre (positiva al Covid), insieme alla figlia neonata (negativa al primo e al secondo tempone, ma con la mamma in quanto venuta da pochi giorni alla luce).

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VIA AI TAMPONI A SCUOLA, IL SINDACO: «INVITO TUTTI ALLA CALMA
«Abbiamo parlato con gli uffici dell'Asl e abbiamo la conferma che c'è un caso di positività alla scuola media Salvemini. Il ragazzo sta abbastanza bene, ha pochi sintomi che si sono manifestati la settimana scorsa». Lo afferma il sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi. La Asl ha provveduto ad avviare le indagini epidemiologiche: «Sarà fatto il tampone - precisa il sindaco - secondo le linee guida che ci sono in questo caso per la scuola a tutto il corpo docente della classe e ai compagni. Con esito negativo del tampone potranno rientrare in classe». Il Comune è in contatto con la dirigente scolastica che ha fornito l'elenco dei locali da sanificare per poterli rendere agibili al rientro. «Invito tutti alla calma - afferma Rossi - per affrontare in maniera responsabile una criticità che immaginavamo potesse emergere e poi alla prudenza. Dobbiamo mantenere comportamenti corretti fuori della scuola, perché i contagi vengono portati poi all'interno della scuola, e nella vita di tutti giorni. Bisogna usare la mascherina, e mantenere il distanziamento». L'11enne non va a scuola da giovedì. L'esecuzione dei test al resto della classe e ai docenti è iniziata questa mattina.

L'EMERGENZA NELLA RESIDENZA SANITARIA DI GINOSA
In provincia di Taranto, il focolaio di coronavirus scoppiato agli inizi di settembre nella residenza sanitaria per anziani Villa Genusia di Ginosa ha fatto un’altra vittima. La decima, sinora, dei 34 contagiati tra pazienti e operatori dipendenti della cooperativa che gestisce la struttura convenzionata con la Asl. Si tratta di una 87enne con gravi patologie pregresse che era ricoverata nel reparto di malattie infettive dell’ospedale San Giuseppe Moscati di Taranto. Unica vittima registrata in Puglia così come riportato ieri dal bollettino epidemiologico della Regione che dà conto dello stato del contagio nelle ultime 24 ore. 

Tornando sulle sponde del Golfo di Taranto, c’è ancora molta apprensione negli ambienti Asl per il caso del direttore sanitario generale, Gregorio Colacicco, risultato positivo al test assieme a due suoi figli, uno dei quali anch’egli medico in servizio nella stessa azienda sanitaria. È stato il figlio Salvatore, dottore in agraria e imprenditore, ad annunciare la positività con un post pubblicato sulla sua pagina Facebook che ha dato conferma alle insistenti voci che circolavano da giorni negli ambienti sanitari ionici.

«Per doverosa informazione vi comunico che in seguito ad un tampone eseguito a mio fratello per avvio lavorativo, risultato positivo, abbiamo eseguito il tampone tutti in famiglia e siamo risultati positivi io e mio padre, gli altri componenti sono negativi. Stiamo tutti bene e in isolamento in attesa di fare i tamponi di controllo. Stiamo collaborando con il dipartimento di prevenzione per le indagini Epidemiologiche previste per legge. Sarà nostra cura tenervi informati», conclude l’agronomo. Il piccolo cluster familiare è stato scoperto grazie al tampone, a cui è stato sottoposto il figlio medico del direttore sanitario, preliminare all’entrata in servizio in una squadra dell’Usca. Gli esami eseguiti alla famiglia hanno poi fatto emergere le altre due positività. È quindi scattata la quarantena fiduciaria domiciliare che ha tenuto tutti a casa. Nel frattempo, però, il manager sanitario aveva svolto regolarmente le sue funzioni direttive nella Asl. Due incontri in particolare hanno fatto mettere in isolamento una ventina di dipendenti, quasi tutte figure direttive sanitarie e amministrative. È così scatta la corsa al tampone, si parla di una cinquantina e non è finita, che sinora non ha evidenziato altri casi di contagio. Tra color che l’hanno scampata ci sarebbe anche il direttore generale della Asl ionica, Stefano Rossi e il direttore amministrativo, tutti negativi al test. 
 
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