Piano regolatore del porto di Brindisi: l'Authority apre il tavolo tecnico

L'incontro tecnico sul Piano regolatore portuale
L'incontro tecnico sul Piano regolatore portuale
di Francesco TRINCHERA
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Giovedì 20 Gennaio 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 13:55

Un nuovo tassello verso la creazione del nuovo piano regolatore portuale, attraverso il confronto con operatori del settore. L’Autorità di sistema portuale del mar Adriatico meridionale, infatti, ha reso noto che nella giornata di ieri si è svolta all’interno della ex sala Comitato, una riunione “tecnico–operativa” che ha coinvolto la task force dell’ente portuale per la redazione del Piano, ovvero il cosiddetto Ufficio di Piano, ed altri soggetti interessati come la Capitaneria di porto di Brindisi, una rappresentanza degli operatori portuali e dei servizi tecnico-nautici del porto. Obiettivo dichiarato, dicono ancora dall’Autorità di sistema, quello “di cristallizzare strategie, interventi e opere che devono costituire i pilastri sui quali si fonderà il nuovo Prp”. 

Ascolto

Si è trattato, secondo quanto è ricordato, di un momento in cui sono stati ascoltati tutti i soggetti in campo e dopo i vari interventi “il presidente Ugo Patroni Griffi – hanno ricordato ancora dall’Authority - ha chiesto ai presenti di redigere un documento condiviso”. All’interno dell’elaborato, ha aggiunto Patroni Griffi, la volontà è quella di identificare “principalmente le destinazioni funzionali delle banchine e le opere ritenute urgenti, strategiche e realizzabili per rendere totalmente fruibile lo scalo”, partendo dai traffici commerciali esistenti e dalle nuove possibilità di sviluppo. Il passaggio successivo, dicono sempre dall’Authority, sarà quello di cui saranno investiti gli operatori che, dopo aver sentito sia la Capitaneria di porto che i servizi tecnico-nautici, “consegneranno, all’Ufficio di piano, il documento, già condiviso, contenente i desiderata entro 15 giorni”. Nell’ambito del processo partecipato che porterà alla creazione dello strumento urbanistico, lo stesso ente portuale ha annunciato che nella propria sede brindisina continueranno le “giornate dedicate all’ascolto”, che avranno come scopo quello di “raggiungere un risultato finale che possa essere condiviso e completo, al fine di rendere efficiente e produttiva un’attività economica, quale un porto è”.

I prossimi incontri

In tema di possibili soggetti interessati, l’Autorità ha poi annunciato una serie di incontri con i rappresentanti di enti interessati come il nuovo commissario Zes (Manlio Guadagnuolo) ed i rappresentanti di Consorzio Asi di Brindisi, Comune di Brindisi, Regione Puglia, sindacati, parlamentari e stakeholders.

Non più tardi di qualche settimana fa, l’Autorità di sistema ha presentato la squadra di 20 professionisti che affiancherà l’ente nella redazione del piano, selezionati da Sogesid (società in house di due Ministeri) attraverso tre appositi bandi. Nella task force sono stati inclusi esperti in infrastrutture stradali, ferroviarie, marittime e portuali, di idraulica marittima e modellistica numerica, di trasporti via mare e via terra, di logistica nei porti; o ancora specialisti in valutazioni ambientali, dragaggi, energia, protezione del territorio e quindi biologi marini, paesaggisti, disegnatori ed esperti Gis (“Sistema informatico geografico”). Lo stesso piano, aveva ricordato l’ente, si articolerà in diversi elaborati e grafici che indirizzeranno l’’assetto complessivo delle aree destinate a funzioni portuali e retroportuali, alle attività commerciali, a quelle crocieristiche, alla produzione industriale, all’attività cantieristica e logistica, così come agli assi di collegamento viario e del trasporto su ferro. Il tutto, intervenendo con uno strumento la cui ultima versione risale al 1975 (al 2006 risale l’ultima variante, mentre nel 2020 c’è stato un adeguamento tecnico funzionale.

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