Sui parcheggi è ancora guerra: il Consiglio di Stato accoglie le ragioni dei privati

Il parcheggio di Pennagrossa
Il parcheggio di Pennagrossa
di Danilo SANTORO
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Sabato 28 Luglio 2018, 08:00
BRINDISI - Il Consiglio di stato accoglie, in fase cautelare, il ricorso: via libera al parcheggio a Pennagrossa da parte dei privati. Ribaltata, almeno fino a questo momento, la sentenza del Tar che respingeva la richiesta. Ora dunque, nell’attesa che possa essere fissata l’udienza di merito, la società che in passato ha gestito il parcheggio per l’oasi naturale potrà riprendere le attività per la stagione in corso.

Restano da definire nelle prossime ore modalità e tempi tecnici con i quali gli spazi potranno tornare ad essere occupati dai fruitori della riserva, che lasciando le proprie auto in queste aree saranno trasferito a bordo di un trenino–navetta nei pressi della spiaggia. Così come resta ancora non definito un contenzioso tra privati e consorzio di Torre Guaceto destinato, anche per il 2018, a caratterizzare la stagione estiva di uno dei servizi principali all’interno della riserva naturale.

«Considerato che l’appellante ha allegato agli atti un pregiudizio effettivamente grave e irreparabile per il caso di mancata sospensione degli atti impugnati, e che in via comparativa, l’amministrazione comunale non subisce un pregiudizio di eguale intensità e attualità, l’istanza cautelare in primo grado deve essere accolta». Così la sezione quinta del consiglio di Stato si è espressa sul ricorso presentato dagli avvocati della società cooperativa “D&A” Giovanni Francioso, Maria Gabriella Spata e Vincenzo Cerulli Irelli, accogliendolo, per la riforma della sentenza del Tar di Lecce 283/2018.

Il Tribunale amministrativo regionale aveva rigettato il ricorso presentato contro le disposizioni del comune di Carovigno e del consorzio di Torre Guaceto, che autorizzavano ed affidavano solo alla governance della riserva il servizio di parcheggio, nei pressi del Meditour, a ridosso dell’area che in futuro diventerà “La porta della Riserva”, in un terreno recentemente acquistato dallo stesso ente gestore dell’oasi.

Anche su questo fronte la difesa dei privati annuncia la propria intenzione di inviare alla Corte dei conti la segnalazione in merito all’esborso del consorzio per l’acquisto di questo terreno. Tra gli atti impugnati dai privati, oggetto di questa istanza prima al Tar ed ora al consiglio di Stato, anche la revoca che il comune di Carovigno aveva disposto contro le due “Scia” per le aree dei parcheggi della società D&A.

Lo stesso Consiglio di Stato il 2 luglio scorso aveva rigettato la richiesta di una misura cautelare urgente. Ora però il primo esame degli atti accertato dalla Quinta sezione, accogliendo l’istanza cautelare presentata dagli avvocati Francioso, Spata e Cerulli-Irelli, concede ai privati le autorizzazioni per poter far partire per la stagione in corso il servizio di parcheggio anche nell’area di Pennagrossa.

Il rinvio alla valutazione di merito del ricorso presentato, così, almeno per il momento dovrebbe portare ad una coesistenza tra le attività di parcheggio dei privati e quella già avviata dal consorzio di Torre Guaceto l’8 giugno scorso. Su questo fronte sono in corso valutazioni ulteriori che saranno definite nei prossimi giorni.
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