Sì al resort extra lusso, firmata la convenzione. Sottoscrizione depositata nell’ufficio legale del Comune

Sì al resort extra lusso, firmata la convenzione. Sottoscrizione depositata nell’ufficio legale del Comune
3 Minuti di Lettura
Venerdì 30 Ottobre 2015, 12:47 - Ultimo aggiornamento: 12:49

Firmata la convenzione per masseria “Le Taverne”: il progetto per il resort extra lusso continua il suo iter. Quella di ieri è la seconda tappa fondamentale per la realizzazione della struttura. La procedura firmata ieri negli uffici Comunali, infatti, segue l’approvazione della variante al piano regolatore generale per le attività turistiche ricettive, avvenuta in consiglio comunale il 21 maggio scorso.

In questa fase non compare ancora la società Ghm, di Singapore: la convenzione infatti è stata firmata dai rappresentanti della società "Sgg" di Giovanni Veronesi, nipote dell’oncologo di fama internazionale, che oltre 15 anni fa decise di investire nel territorio ostunese, acquistando l’antica masseria, un tempo della famiglia Incalzi.

L’intesa siglata ieri con gli uffici comunali, permetterà, così la prosecuzione della trattativa privata con gli asiatici, che annoverebbero tra i propri referenti Adrian Zecha, il famoso manager indonesiano, conosciuto in tutto il mondo tra i pionieri dei resort extra lusso.

Stessa tipologia d’investimento, così, potrebbe sorgere in Ostuni, con masseria Le Taverne, lungo la provinciale Ostuni-Rosa Marina a meno di un chilometro dal mare, che diverrebbe la prima struttura di eccellenza nel territorio della Città bianca. La portata dell’affare -si parla di un investimento totale di 10 milioni di euro- ha aumentato il riserbo sulle fasi della trattativa tra le due parti. Le verifiche contabili da parte degli acquirenti e dei venditori sono costanti. Così come frequente è il monitoraggio della fase progettuale. La firma della convenzione di ieri, ha così, permesso di poter proseguire le diverse procedure in atto.

Dall’amministrazione comunale di Ostuni, dopo “Variante urbanistica puntuale per l’esecuzione di un singolo intervento”approvata in consiglio e l’apertura a questo nuovo segmento di mercato turistico, l’auspicio è che l’investimento si concretizzi realmente. Approvazione in assise, che tra le altre cose, nello scorso maggio, ha impedito alla Città bianca di fregiarsi del riconoscimento delle Cinque vele, di Legambiente: gli ambientalisti hanno contestato il progetto, declassando Ostuni, all’ambizione massima di quattro vele.

Operatori commerciali e le associazioni turistiche alberghiere, almeno su questo fronte, avevano sposato la linea dell’amministrazione comunale, nell’aprire la stagione dei “resort extra lusso” sulla scia di quanto avvenuto nei centri limitrofi negli ultimi anni. Nella convenzione firmata ieri, intanto, è stata inserita anche la possibilità che gli investitori realizzino o ristrutturino un’opera pubblica d’interesse collettivo per la comunità: nello specifico ci potrebbe essere il rifacimento della facciata di palazzo di città, o di altre aree presenti nella sede del Comune.

© RIPRODUZIONE RISERVATA