Ostuni, un anno di commissariamento: «Pesa la distanza siderale
tra cittadini e istituzioni»

Ostuni, un anno di commissariamento: «Pesa la distanza siderale tra cittadini e istituzioni»
di Danilo SANTORO
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Martedì 3 Gennaio 2023, 10:42 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 04:30

I timori del mondo dell’impresa. Le preoccupazioni della politica. La richiesta corale alla Commissione straordinaria di “aprirsi” alla città. Raccogliendo gli spunti e l’analisi lanciati dalle colonne di “Quotidiano” sull’attuale momento storico di Ostuni l’ex parlamentare del Movimento Cinque Stelle, Valentina Palmisano, ed il presidente di Confindustria Brindisi, Gabriele Lippolis, ritengono non più rinviabile un confronto sul futuro della Città Bianca, che dal 27 dicembre del 2021 è gestita da una commissione straordinaria in seguito allo scioglimento del consiglio comunale per presunte infiltrazioni della criminalità organizzata. «Il tempo del Natale coincide sempre con il tempo della riflessione. In questi giorni ci ritroviamo in una Ostuni sottotono e silenziosa, che rispecchia lo stato d’animo di ognuno di noi: la tristezza di sapere che la propria città viene gestita dallo Stato perché la politica cittadina non é stata capace di farlo al meglio. L’amarezza di vivere una distanza siderale tra commissione e cittadini. Questo – afferma Valentina Palmisano - coinvolge ognuno di noi, ogni elettore consapevole». L’ex deputata aggiunge: «Dai momenti di silenzio e di riflessione, però, si viene fuori migliorati e consapevoli della propria forza. Questo mi fa pensare che la nostra Ostuni uscirà ancora più forte da questo brutto periodo. Le parole chiave ora dovrebbero essere inclusione e solidarietà. Basta contrasti e lotte tra singoli, facciamo parlare i temi e la visione di futuro di una città vicina alle persone».

Confindustria

Anche gli imprenditori chiedono programmazione e pianificazione davanti all’attuale fase di stallo. «Va fatto un ringraziamento al caposervizio del Nuovo Quotidiano di Puglia Nicola Quaranta che con il suo fondo ha lanciato le preoccupazioni di tutti i cittadini di Ostuni, ma anche degli imprenditori. Sicuramente – afferma Lippolis - degli errori ci saranno stati altrimenti non avremmo avuto la commissione nominata dal Ministero degli interni. Noi come imprenditori chiediamo e vorremo un ritorno della politica a governare, e soprattutto programmare quello che può essere lo sviluppo della città di Ostuni».
Un futuro che preoccupa, davanti ad alcune valutazioni degli industriali della provincia. «Non ci si può nascondere: questo è il peggior periodo che questa città ha vissuto dal punto di vista culturale, sociale, economico e turistico. Bisogna che tutte le energie migliori si comincino a confrontare tra loro - anche se hanno in partenza punti di vista e visioni diverse - su quello che deve essere il futuro di Ostuni. Serve programmare la crescita di questa città per i prossimi 15-20 anni. Abbiamo una costa abbandonata. Un porto abbandonato. Da tanti anni a questa parte, e non solo ora con la commissione, si sta consumando il declino di Villanova. Non si pensa – aggiunge Lippolis - a rilanciare un’economia che davvero può creare tanto in termini di livelli occupazionali anche per i giovani. Abbiamo una città, che prima era viva durante tutto l’anno, ora è piena solo appena d’estate».
Il presidente di Confindustria Brindisi ritiene necessario un lavoro collegiale. «Serve interrogarsi su quale tipo di turismo si vuole perseguire.

La gente ha bisogno di servizi, ed essere attratta per la valorizzazione di alcune caratteristiche del territorio. Ostuni ha sicuramente delle peculiarità in ambito ambientale e culturale e che possono essere da traino ad una ripartenza, ma serve anche lavorare sulla qualità dei servizi. E ritengo che su questo aspetto è fondamentale la sinergia tra amministrazione comunale ed operatori turistici». Poi il futuro ed una richiesta ai tre membri della commissione. «Certo non si può attendere il ritorno della Politica. La Commissione sin da subito si apra realmente al confronto con la città convocando le associazioni di categoria, parti sociali e rappresentanti politici per definire un piano d’interventi che possa permettere ad Ostuni – conclude Gabriele Lippolis - di tornare ad essere quella città briosa ed attrattiva per rivivere i migliori tempi. Anzi anche migliorare rispetto al passato».

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