Vendeva alberi di ulivo al mercatino nonostante il divieto Xylella: nei guai

Vendeva alberi di ulivo al mercatino nonostante il divieto Xylella: nei guai
di Danilo SANTORO
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 14 Febbraio 2018, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 16:27
 Vendeva alberi di ulivo, nonostante il divieto imposto per fronteggiare l’emergenza xylella: 16 piante sequestrate ad Ostuni e mille euro di multa ad un vivaista di Manduria sorpreso a commercializzare gli alberi nel mercato settimanale del sabato. L’operazione dei carabinieri forestali della Città bianca rientra in un’attività pianificata all’interno dei controlli per fronteggiare l’avanzata del batterio killer degli ulivi in Puglia. E così mentre in questi giorni il nord brindisino, soprattutto l’area della Valle D’Itria tra la Città bianca e Cisternino, è alle prese con l’eradicazione degli alberi infetti, e di quelli sani nel raggio di 100 metri, commercianti poco attenti alle regole, continuano a vendere le piante, contravvenendo alle disposizioni previste in materia. Il territorio di Ostuni, infatti, rientra nella zona cuscinetto, dove tra le misure c’è anche quella che vieta la commercializzazione di ulivi ed altre piante ospiti, a meno che non vi sia la certificazione che le piante siano state coltivate in ambiente assolutamente ermetico e protetto da diffusioni patogene. 
Provvedimenti che non ha rispettato il commerciante tarantino, scoperto con alcuni alberelli di ulivo esposti davanti alla sua postazione, ed altri nascosti in un mezzo autofurgonato. Dettagli che non sono sfuggiti ai militari, coordinati dal colonnello Ruggero Capone, che hanno voluto approfondire i controlli ed eventuali autorizzazioni. E così le forze dell’ordine hanno riscontrato la presenza di piante che non potevano ritrovarsi lì, per la vendita libera, all’interno dei mercati rionali e settimanali. Il dato emerso da questa attività è il reiterarsi del fenomeno che riguarda operatori commerciali che clandestinamente cercano di smerciare piante ospiti del patogeno, che sta causando la morte e l’abbattimento di migliaia di ulivi.
 
Episodi non nuovi nell’alto Salento.
Le piante, successivamente imballate ermeticamente, sono state prese in carico dagli ispettori fitosanitari regionali e dal personale dell’ Agenzia regionale per le risorse idriche e forestali (Arif). 
Il loro lavoro, dopo l’acquisizione derivante dal sequestro, è finalizzato alla distruzione in luogo e condizioni idonee a scongiurare la diffusione del batterio. Sin dalle prossime ore i carabinieri forestali continueranno i controlli in provincia di Brindisi, su cui è concentrata la massima attenzione per evitare la diffusione della xylella e ulteriori contagi: accertamenti tra vivai e mercati settimanali per scoprire la vendita illecita non solo di ulivi, ma anche di altri piante “ospite” del vettore. Circostanze emerse nei controlli di alcuni mesi fa, che portarono alla denuncia di un commerciante di Ostuni, scoperto a San Vito in un mercatino, con 45 piante (di cui 15 di ulivo, oltre ad oleandri, ciliegi, amarena e rosmarino), non accompagnate dal prescritto “passaporto”, obbligatorio per le specie potenziali portatrici di patogeni da infezione. Poco prima era stato eseguito un sequestro, di oltre 50 piante tra rosmarino, ciliegi, mandorli ed alloro, in un centro commerciale di Mesagne, in un’operazione congiunta di forestali e ispettori fitosanitari della Regione
© RIPRODUZIONE RISERVATA