Orti didattici a Brindisi: pronto il bando, poi il via ai lavori

Un rendering del progetto per gli orti didattici
Un rendering del progetto per gli orti didattici
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Lunedì 6 Dicembre 2021, 09:21 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 12:32

È ormai in dirittura d’arrivo il progetto, da 768mila euro, per gli orti didattici all’interno del parco del Cillarese. Nelle scorse ore, infatti, il dirigente del settore Appalti e Contratti del Comune di Brindisi ha dato il via libera alla documentazione di gara, in particolare bando e disciplinare con relativi allegati. Questo significa che entro pochi giorni, il bando sarà pubblicato e partirà la procedura per selezionare l’azienda incaricata di realizzare il progetto.

I dettagli

Frutteto, agrumeto, vigneto, piante officinali e medicinali, orti a terrazze e anche macchia mediterranea. In più, una sala polifunzionale per fini didattici e ricreativi. Questo è, in sintesi, quanto previsto dall’intervento, che ha come obiettivo la divulgazione soprattutto nelle scuole la cultura del verde e del mangiare sano, inserendo nella dieta quotidiana tanta frutta e verdura. L’orto didattico, secondo le previsioni, sorgerà nei pressi dell’altura del parco urbano del Cillarese, vicino alla chiesa dedicata a San Leucio nel quartiere Minnuta. In un’area che è sempre stata utilizzata come orto. Infatti, si legge nella relazione progettuale “vi sono tre pozzi per l’irrigazione e alcuni alberi da frutto di piccole dimensioni, impiantati dai vecchi proprietari che in attesa dell’esproprio definitivo, continuano a coltivare ortaggi e frutti di ottima qualità. Una parte dell’area è anche coltivata a vigneto”.

Educazione

La finalità principale del progetto, dedicato ai bambini ed ai ragazzi dalle scuole dell’infanzia fino alle scuole secondarie, è quella di far assimilare alcuni concetti base dell’educazione alimentare attraverso una sorta di “gioco didattico” che comprenda l’osservazione del ciclo vegetativo delle piante dalla semina al raccolto, l’imparare a prendersi cura delle piante e trasformarle in cibo e capire, quindi, che nutrirsi in modo corretto ed equilibrato è fondamentale per la salute e per la qualità della vita. Questo anche cucinando, con l’aiuto di chef e casalinghe, ed imparando a conoscere i modi migliori per valorizzare ortaggi, frutta, legumi e tutti i prodotti degli orti didattici. Il progetto, si legge nella conclusione della relazione, “è strettamente connesso al capannone ex Saca numero due, recuperato e ristrutturato (almeno nelle intenzioni, ndr) come Laboratorio della Cultura agricola e alimentare del Mediterraneo.

In tale struttura, i bambini fruitori dell’orto didattico, avranno la possibilità di seguire corsi di cucina, per avere loro stessi la possibilità di cucinare quello che ‘con tanta fatica’ hanno prodotto dalla semina, coltivazione e raccolta. A tal fine, l’orto didattico, si configura come parte essenziale e integrante del parco del Mediterraneo”.

Le aree

Gli orti saranno suddivisi in aree tematiche: l’orto vero e proprio, dove coltivare piante aromatiche, aglio, barbabietole, carote, cavoli, cipolle, peperoni, spinaci, lattuga ed altri ortaggi simili. Poi, l’area destinata alle piante medicinali e officinali. Poi ancora il “frutteto dei frutti perduti” dove saranno coltivate varietà locali a rischio di estinzione. Anche nell’agrumeto l’intenzione è quella di riscoprire e coltivare varietà locali. E ancora l’area dedicata alla macchia mediterranea e infine la vigna. Gli studenti, quindi, avranno l’opportunità di osservare ed imparare tutte le fasi del processo produttivo: innesto, potatura, cura delle viti, vendemmia, pigiatura e produzione del mosto. A tutto questo, si aggiunge un’area nella quale sarà prodotto il compost necessario per fertilizzare le produzioni degli orti didattici. Ed un edificio con servizi igienici, deposito attrezzi ed una sala polifunzionale per fini didattici e ricreativi, una sorta di “polo di interesse culturale, aggregativo ed operativo degli studenti che opereranno all’interno degli orti”.

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