Open day, ma il mercato al rione Sant'Elia non riparte

Open day, ma il mercato al rione Sant'Elia non riparte
di Lucia PEZZUTO
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Lunedì 18 Maggio 2020, 08:40 - Ultimo aggiornamento: 09:03
La Regione Puglia dà il via libera ai mercati ma a Brindisi l'amministrazione comunale non intende riaprire il mercato settimanale di Sant'Elia. Da oggi, 18 maggio, con ordinanza firmata dal presidente Michele Emiliano, possono riaprire i mercati alimentari, non alimentari e misti con le dovute prescrizioni che assicurino il necessario livello di cautela e di prevenzione dei rischi da contagio da Covid 19. Misure che, al momento, secondo l'assessore comunale alle Attività Produttive Oreste Pinto sono difficilmente adattabili alla conformazione del mercato rionale di Sant'Elia. «Non ci sono - dice Pinto - le condizioni per riaprire il mercato di Sant'Elia. Non con quelle disposizioni. Abbiamo troppi ingressi: sarebbe difficile contingentare le persone. A meno di non avere una proposta alternativa noi non riapriamo».

Stando alle disposizioni dettate dall'ordinanza, firmata da Emiliano il 14 maggio scorso, l'amministrazione comunale, tra le altre cose, dovrebbe ridefinire il layout dell'area mercatale, con individuazione del numero massimo di posteggi nonché dei corridoi di transito che dovranno avere possibilmente una ampiezza minima di 2,40 metri in caso di percorso unidirezionale e di 3,80 metri in caso di percorsi bidirezionali, con apposite separazioni per dividere i due sensi di marcia. Non solo. Dovrebbe disciplinare l'orario di apertura secondo il layout predisposto; contingentare gli accessi avvalendosi del personale incaricato dagli operatori economici, che dovrà in particolare vigilare sul numero massimo di presenze contemporanee di avventori; differenziare, ove possibile, i percorsi di entrata e di uscita con appositi contenitori per la raccolta rifiuti ai rispettivi varchi; organizzare l'attività di raccolta rifiuti mediante proprio personale o mediante il personale incaricato del servizio; perimetrare l'area mercatale per regolamentare e scaglionare, qualora necessario, gli accessi; provvedere alla pulizia e disinfezione delle aree nelle ore precedenti all'apertura.

«Il mercato rionale di Sant'Elia è enorme - sottolinea Pinto - e pensare di poter controllare tutti gli ingressi non è possibile. Basti pensare che include 450 bancarelle. Persino una persona che esce da casa si ritrova direttamente nel mercato il giovedì, come si fa a contingentare? A questo punto bisogna pensare o di spostarlo o di ridurre l'area. Si potrebbe pensare di spostarlo in un luogo più circoscritto in modo da avere così la situazione sotto controllo oppure lasciarlo lì dov'è e limitarlo a due vie soltanto».

L'ipotesi di spostarlo non è semplice perché l'amministrazione dovrebbe trovare ugualmente un'area in grado di contenere 450 bancarelle a meno di non trovare un parcheggio o un'area inutilizzata. Potrebbe essere più fattibile, invece, l'ipotesi di ridurre gli spazi e circoscrivere la zona da occupare, in quel caso però bisognerà ridurre anche il numero delle bancarelle. «Limitandoci a due vie soltanto del quartiere - spiega l'assessore alle Attività produttive - il mercato potrebbe accogliere non più di 150 bancarelle. In quel caso si potrebbe pensare ad una turnazione. Gli ambulanti esclusi una settimana potrebbero tornare alla successiva e così via. Per il resto, con le misure di sicurezza da adottare non sarebbe assolutamente conveniente riaprire il mercato di Sant'Elia. Non sulla base di queste norme che ci mettono in difficoltà».
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