Un collegamento pedonale, via mare, tra banchina Montecatini e centro città

La planimetria del nuovo Piano regolatore portuale di Brindisi
La planimetria del nuovo Piano regolatore portuale di Brindisi
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Giovedì 25 Agosto 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 23:28

Cominciano ad emergere ulteriori dettagli sul nuovo Piano regolatore portuale di Brindisi, attualmente ancora in bozza ma pronto per l’adozione nel comitato portuale dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale. All’interno del quale, tra l’altro, il Comune non ha un rappresentante da quasi due anni per una serie di vicissitudini tecniche.

La “passerella”

Tra le previsioni più particolari del nuovo Prp c’è un collegamento pedonale, verosimilmente removibile (una sorta di passerella girevole) nel caso di transito di navi o altre imbarcazioni, tra il lungomare Regina Margherita (all’incirca all’altezza dei giardinetti di piazza Vittorio Emanuele II) e la banchina ex Montecatini. Un modo, in sostanza, per collegare il centro storico con l’area del capannone un tempo deposito per super fosfati che, nelle planimetrie del Piano, è indicato come “funzione di servizio passeggeri”, crocieristi compresi, come del resto tutta la zona che va dalle nuove banchine di Sant’Apollinare fino a quasi tutto il lato esterno del Seno di Levante, eccezion fatta per l’ultima parte, quella più vicina alla foce del canale Palmarini-Patri, dedicata invece a “funzione turistica e da diporto”. Stessa funzione alla quale è destinata tutta l’area del porticciolo turistico “Bocca di Puglia”, mentre più a sud del porticciolo resta confermata l’area dedicata alla cantieristica navale. Nessuna indicazione, tornando verso il Seno di Levante, per l’area ex Nafta. Funzione commerciale e passeggeri, invece da Costa Morena-Punta delle Terrare a Costa Morena Ovest mentre funzione commerciale e logistica da Costa Morena Riva a Costa Morena Est, con la previsione - a giudicare dalla planimetria - della realizzazione di nuove banchine proprio di fronte all’area oggi occupata dalla centrale elettrica Brindisi Nord, di proprietà di A2A.

Nuove banchine

Ai due lati del Molo Polimeri, invece, sorgeranno la vasca di colmata (lato ovest) e l’ampliamento della colmata ex British Gas (lato ovest). Quest’ultima ospiterà, come il vicino Molo Polimeri, avrà funzione industriale, petrolifera e produttiva ed arriverà a toccare la lingua di mare asfaltata che oggi collega la terraferma con l’isola di Pedagna Grande, in particolare fino a metà della sua lunghezza.

L'accesso al porto

E sempre a giudicare dalla planimetria, si ha l’impressione che sia previsto un nuovo tratto di diga che “collegherà” tra loro anche le altre isole, Giorgio Treviso, La Chiesa, Monacello e Traversa ed andando anche oltre in direzione nord nord-ovest, cosa che di fatto chiuderebbe tutto il lato est del porto (oggi parzialmente chiuso dalla strada delle Pedagne e parzialmente inutilizzabile a causa della presenza degli isolotti) lasciando un canale di accesso al porto della larghezza di 270 metri. Previsto anche, infine, un servizio di collegamento diretto via mare tra aeroporto, Zona franca doganale e banchine destinate alle crociere, come si può intuire grazie all’indicazione di alcuni attracchi dedicati.

La presentazione di lunedì

Il nuovo Prp, secondo quanto annunciato nei giorni scorsi dal presidente dell’Authority Ugo Patroni Griffi, prevede anche l’abbassamento dei fondali del porto fino a -16 metri in alcuni punti strategici, finalizzato all’attrazione di nuovi traffici; la destinazione di alcune aree sulle nuove colmate alla Marina militare per l’ormeggio del nuovo naviglio (impossibilitato per dimensioni ad accedere al porto interno dove si trova la vera e propria base navale anfibia) che questa sarebbe intenzionata a portare a Brindisi; ed una completa fruibilità del canale Pigonati che porterebbe, senza modifiche alla geografia dell’area, alla possibilità di sfruttare tutti e 100 i metri di larghezza del canale invece degli attuali 70.

Il dibattito e le critiche

Non sono mancate, tuttavia, le polemiche soprattutto da parte del Comune di Brindisi e della Cgil. Il sindaco Riccardo Rossi, infatti, ha criticato durante la presentazione di lunedì scorso il mancato coinvolgimento dell’ente, oltre a lanciare alcune proposte di modifica. Il segretario generale della Cgil Antonio Macchia, invece, ha contestato non solo il mancato dialogo con i sindacati (ai quali, secondo quanto trapela dall’Authority, il Prp è stato presentato nella stessa giornata di lunedì) ma anche la scarsa trasparenza, ad esempio, rispetto ai nomi dei professionisti incaricati della redazione del Documento.

Che, dai pochi dettagli che trapelano, sarebbe stato redatto dal raggruppamento temporaneo di professionisti tra Modimar, Modimar Project e architetto Pierfrancesco Capolei.

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