No vax, lettera anonima ai vertici Asl Brindisi: la Digos indaga, sale la tensione

No vax, lettera anonima ai vertici Asl Brindisi: la Digos indaga, sale la tensione
di Lucia PEZZUTO
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Sabato 3 Aprile 2021, 08:19 - Ultimo aggiornamento: 19:52

Lettera al veleno dei No vax, recapitata ai vertici della Asl di Brindisi e da questi consegnata agli agenti della Digos. La missiva indirizzata al direttore generale della Asl di Brindisi, Giuseppe Pasqualone, è la risposta, anonima, ai recenti provvedimenti disciplinari assunti dall'Azienda: Se è come quelle persone che fanno agli altri quello che non vogliono venga fatto a sé, è omino insignificante che magari esegue solo gli ordini. Parole, quelle rivolte al manager, che ora sono al vaglio degli investigatori, impegnati a risalire all'autore della lettera. Un episodio che va al di là delle polemiche che hanno accompagnato il pugno duro della Asl di Brindisi nei confronti dei sanitari non vaccinati. La scoperta ieri mattina: nella sede di via Napoli è arrivata una lettera indirizzata proprio al direttore generale Pasqualone, in cui si faceva chiaro riferimento all'obbligo di vaccino per i sanitari e al comportamento adottato dal Asl rappresentata nella persona del direttore Pasqualone.

LA SIGLA SULLA MISSIVA


Nella missiva, chiusa in calce con una fantomatica sigla (Stare dalla parte del progresso Medico Libero e Civile), si invita il direttore Pasqualone a guardare un video e a riflettere sulla efficacia dei vaccini, criticando duramente l'atteggiamento assunto dallo stesso nei confronti degli operatori che hanno scelto di non sottoporsi a vaccinazione. In particolare si invita il direttore generale a visionare con attenzione un video in cui una esperta di vaccini, già consulente di commissioni parlamentari, spiega come agiscono i vaccini contro il Covid e i danni che possono causare. Lo guardi con calma a casa magari con i suoi famigliari e poi si chieda se si farebbe vaccinare o farebbe vaccinare i suoi cari- si legge nella lettera- Se qualche dubbio le è venuto, allora può avere una diversa apertura mentale nel considerare le ragioni dei sanitari che non si vaccinano e la sofferenza ingiusta che lei sta recando, e questo la rende nobile. Se invece è come quelle persone che fanno agli altri quello che non vogliono venga fatto a se stesso, allora è un omino insignificante che magari segue solo gli ordini.
Dopo aver illustrato i rischi e la poca affidabilità dei vaccini, il mittente chiede anche al direttore se alla luce di tutto questo farebbe vaccinare i suoi figli.

E chiosa dicendo: Consideri questa lettera un dono. Il linguaggio e gli argomenti non lasciano molti dubbi sul profilo della persona che avrebbe scritto la lettera. È chiaro che i riferimenti contenuti fanno capo agli ultimi provvedimenti adottati dalla azienda sanitaria nei confronti di operatori sanitari che nella provincia di Brindisi hanno rifiutato l'anti Covid e che attualmente sono circa 200, mentre inizialmente erano oltre 400.

LA POSIZIONE DURA DELLA DIREZIONE


La Asl di Brindisi è stata tra le prime in Italia ad assumere una posizione dura nei confronti dei dipendenti che hanno scelto di non sottoporsi a vaccinazione. Dapprima il medico competente, ossia il medico che si occupa delle questioni di salute legate al personale ospedaliero, ha disposto l'allontanamento dai reparti a rischio e la messa in ferie forzate, poi la direzione generale dopo aver analizzato caso per caso e relative motivazioni ha intrapreso 22 provvedimenti disciplinari.
Tra questi ci sono medici, infermieri, ostetriche ed Oss. A cui si aggiungono medici di medicina generale e pediatri, e medici convenzionati. La lettera arriva dunque come una sorta di protesta che non risparmia considerazioni anche pesanti nei confronti di Pasqualone che se non dovesse cambiare idea sui vaccini sarebbe da considerarsi: un omino insignificante che magari segue solo gli ordini.
La missiva è già stata consegnata nelle mani della Digos di Brindisi, la firma non sarebbe rappresentativa e le frasi velatamente ingiuriose inducono alla cautela.
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