Brindisi, propaganda nazifascista su Telegram: indaga la Digos

Brindisi, propaganda nazifascista su Telegram: indaga la Digos
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Giovedì 17 Marzo 2022, 15:02 - Ultimo aggiornamento: 15:06

Messaggi antisemiti come «Hitler ci aveva messo in guardia sugli ebrei vanno fermati perché vogliono dominare il mondo», attacchi razzisti contro i cittadini di colore che «non si vaccinano perché vogliono sostituire i bianchi come razza» e «propaganda No Vax il Covid è una finzione, le morti sono state causate dai farmaci». È questo il tenore dei toni usati nei messaggi rintracciati sul canale Telegram Brudershaft thulè('Fratellanza di Thulè) e sul connesso gruppo di discussione 'Meine Ehre Heiβt Treuè ('Il mio onore si chiama lealtà') dalla Digos di Torino e dalla Polizia postale che questa mattina hanno eseguito perquisizioni, più una ancora da eseguire, nei confronti di altrettanti internauti tutti denunciati per i reati di riorganizzazione del disciolto partito fascista, propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa nell'ambito di un'operazione coordinata dalla procura del capoluogo piemontese. I 9 indagati sono una guardia giurata residente nel torinese, operai, impiegati, uno studente, una parrucchiera della provincia alessandrina, un disoccupato quest'ultimo particolarmente attivo nella propaganda No Vax. Tra i materiale sequestrato nel corso delle perquisizioni eseguite a Torino, Brescia, Brindisi, Rieti, Alessandria, Lodi ed anche nella città di Aalen in Germania dove risiede l'amministratore dei citati gruppi Telegram, un impiegato di origine italiana occupato in un'azienda automotive, gli investigatori hanno rintracciato e sequestrato armi legalmente detenute, tirapugni, baionette, una carabina ad area compressa, libri e giornali di area, foto e manifesti di Hitler e Mussolini, bandiere neonaziste e degli hezbollah.

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