Minaccia medici e pazienti poi esce e distrugge le auto

Minaccia medici e pazienti poi esce e distrugge le auto
di Maurizio DISTANTE
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Domenica 30 Settembre 2018, 11:10 - Ultimo aggiornamento: 11:11
Nella notte tra venerdì e sabato, al pronto soccorso dell'ospedale Perrino, un 33enne ivoriano richiedente asilo ha seminato il panico dentro e fuori la struttura, danneggiando alcune automobili presenti nel parcheggio interno dell'ospedale, il vetro della sala Tac del pronto soccorso e inveendo contro utenti, personale e forze dell'ordine. Dramane Sylla, questo il nome è stato arrestato in flagranza di reato dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Brindisi con l'accusa di interruzione di pubblico servizio, danneggiamento aggravato e minaccia a pubblico ufficiale.
L'uomo è arrivato al Perrino a bordo di un'ambulanza del 118 verso le 22 di venerdì: i sanitari del Pronto Soccorso, dopo una prima visita, avrebbero richiesto una perizia psichiatrica per valutare le condizioni mentali del 33enne. Da Psichiatria, l'ivoriano è stato rimandato nuovamente al piano terra dove, dopo aver riposato qualche tempo e dopo aver smaltito l'effetto dei medicinali somministratigli, ha cominciato a dare in escandescenze: brandendo delle aste metalliche utilizzate per sostenere le flebo dei pazienti, l'uomo si è portato verso l'uscita della sala d'aspetto, arrivando nel parcheggio interno dell'ospedale dove se l'è presa, in un primo momento, con le auto in sosta.

Sylla ha colpito con l'arma improvvisata sei vetture, danneggiandone carrozzeria e cristalli: tra i mezzi anche l'auto di servizio della società di vigilanza operante al Perrino. Neanche l'arrivo dei carabinieri è bastato a calmare i bollenti spiriti del 33enne: continuando a brandire le aste di metallo, l'uomo ha minacciato a distanza di una decina di metri i militari e tutti quelli che lo invitavano a desistere dalla condotta violenta adottata fino a quel momento; mentre i presenti cercavano di disarmarlo, Sylla si sarebbe ferito da solo agli arti superiori e, solo in seguito a questa circostanza, le forze dell'ordine sono riuscite ad avere la meglio su di lui.
Una volta riportato all'interno del Pronto Soccorso per le medicazioni, però, il 33enne ha proseguito, cercando di avvicinarsi con le mani sporche di sangue ai pazienti in attesa. Alla fine, però, per lui sono scattate le manette.
L'ivoriano, tra l'altro, era stato già arrestato qualche ora prima dagli stessi carabinieri poiché aveva prelevato dall'interno di un supermercato della città merce per un valore di oltre 400 euro senza pagare l'importo dovuto. Nella circostanza era stato rimesso in libertà. A seguito di quanto accaduto in ospedale, dopo l'espletamento delle formalità di rito, su disposizione dell'autorità giudiziaria, è stato condotto in una cella del carcere di Brindisi.
I danni procurati dal 33enne sono ingenti. Il problema, lamentano diversi operatori, non è nuovo al Perrino: capita spesso che le ambulanze del 118, chiamate dai cittadini, recuperino diversi soggetti, tra i quali molti recidivi, in preda ai fumi dell'alcool o a crisi nervose e li affidino alle cure dei sanitari ospedalieri senza alcun tipo di controllo. Non è la prima volta che l'aggressività di chi si trova in condizioni fisiche o psichiche non ottimali venga fuori contro medici, infermieri, inservienti, operatori sociosanitari o utenti.
Servirebbe, a detta di molti in ospedale, una presenza costante delle forze dell'ordine che, all'occorrenza, dovrebbero tenere sotto controllo questo tipo di pazienti. In queste settimane, al Perrino, sono in corso i lavori per l'allargamento del pronto soccorso che comprendono anche la realizzazione di un nuovo posto fisso di polizia nei pressi del punto di frontiera che dovrebbe fungere da control room, una sorta di Grande Fratello che tutto vede nell'area di pertinenza dell'ospedale, così da poter intervenire in tempo reale in ogni circostanza.
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