Il porto di Brindisi: non solo traffici ma anche un palco per eventi, musica ed arte

Uno dei concerti della scorsa edizione del MuSeac
Uno dei concerti della scorsa edizione del MuSeac
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Martedì 1 Novembre 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 09:03

Un porto al servizio, naturalmente, dei traffici. Ma con spazi anche per eventi, attività culturali, artistiche ed aggregative. Non tutte le aree dello scalo di Brindisi, anche nella pianificazione avviata dall’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale, possono essere destinate a questa particolare funzione mista ma gli esempi non mancano sicuramente, anche grazie alle dimensioni ed alla conformazione dello scalo brindisino. Si tratta, in buona sostanza, di almeno una parte di quelle che tecnicamente vengono definite aree di interazione porto-città.

La polifunzionalità di Sant'Apollinare

A partire, sulla base di quanto stabilito dal Documento di pianificazione strategica del sistema portuale, dall’area di Sant’Apollinare. “La nuova destinazione prospettata - si legge infatti nel Dpss - è correlata alle esigenze della portualità in termini di spazi destinati ai passeggeri che sbarcano dalle navi o che sono in attesa di imbarco sulle navi e sui traghetti ro-ro dei futuri accosti di Sant’Apollinare, con la previsione contestuale di aree polifunzionali aperte alla città da destinare ad attività artistico–culturali, ovvero a momenti di aggregazione sociale in assonanza con la vocazione portuale e marittima di Brindisi quale Città di Mare”.
Un utilizzo possibile già oggi, come hanno dimostrato l’edizione dello scorso anno di “MuSeac”, con i primi concerti all’interno del capannone ex Montecatini, ma anche concerti (Morcheeba) ed eventi (Drusilla Foer) andati in scena questa estate. Ma che è previsto anche per il futuro, grazie al progetto “Smart City Port”, finanziato con 25 milioni di euro di fondi Pac. Il progetto comprende un ampio tratto dello scalo brindisino che va dal lungomare della stazione marittima alle Sciabiche, passando per piazzale Spalato, l’area ex Pol, l’ex capannone, il lungomare Regina Margherita e, per l’appunto, il capannone ex Montecatini.

Tra gli interventi previsti ci sono l’integrazione del cammino ciclopedonale su via del Mare, fiancheggiando proprio il watefront tra via Spalato e l’ex area Pol ed arrivando all’ex capannone superfosfati, così come il recupero dell’area archeologica con un percorso didattico e la ricostruzione del rudere per poi realizzare un centro servizi. All’interno dell’area ex Pol, invece, l’intenzione è quella di creare una zona umida-parco di foce del fiume Patri, creando un valore aggiunto anche per il vicino quartiere Perrino, mentre l’ex capannone, che passerebbe dall’Autorità portuale al Comune, potrebbe avere un doppio utilizzo: in parte terminal crociere ed in parte spazio per ospitare esposizioni, eventi culturali e ricreativi e, per l’appunto, concerti.

Lungomare e porto interno

Altra area di interazione porto-città che ha sicuramente le caratteristiche per ospitare iniziative di ogni genere è il lungomare Regina Margherita, col suo naturale proseguimento di piazzale Lenio Flacco. Come dimostrano anni di eventi (dallo Snim al Negroamaro Wine Festival, dall’International Street Food al Vinibus Terrae, dalle feste patronali alle presentazioni delle squadre sportive cittadine) culminati nelle scorse ore nella due giorni del festival “Porto Rubino” con i concerti a bordo di un caicco ormeggiato in porto e gli spettatori sulla scalinata Virgilio. Un utilizzo pienamente compatibile con la previsione dell’Autorità di sistema di destinare quella parte delle banchine del porto interno alla nautica da diporto. Ed anzi forse perfino in grado di valorizzarlo ulteriormente, ben oltre la “semplice” bellezza paesaggistica e storico-architettonica. Scelte che, ad ogni modo, spettano al Comune. Le aree alle spalle delle banchine, la cui pianificazione d’uso è di competenza dell’Authority, sono “inquadrate - si legge ancora nel Dpss - come aree di interazione porto-città. La pianificazione di tali aree è dunque di competenza comunale che, previo parere della Autorità di sistema portuale, ne dovrà appunto pianificare l’uso tenendo conto della funzione attribuita alle banchine”.

La seconda edizione del MuSeac

E proprio ieri si è concluso, sul lungomare Regina Margherita, la seconda serata del MuSeac, abbinata al festival musicale “Porto Rubino”. Ieri il caicco che ha fatto da palco ai concerti ha accolto come ultima esibizione quella di Raphael Gualazzi, artista nato ad Urbino che si muove tra cantautorato, fusion e jazz. Con lui sono saliti a bordo prima Erica Mou, cantautrice pugliese di Bisceglie; Tricarico, cantautore atipico e polistrumentista di origine milanese; e anche Senza_Cri (nome d’arte di Cristiana Carella), cantautrice brindisina che ha partecipato all’ultima edizione di Sanremo Giovani. Nella serata di oggi, invece, si concluderà, a poche centinaia di metri di distanza, l'International Street Food, confermatosi per l'ennesima volta un successo di pubblico.

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