Mercatino, Confesercenti resiste: in arrivo un Natale di carte bollate

Mercatino, Confesercenti resiste: in arrivo un Natale di carte bollate
di Elda Donnicola
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Giovedì 24 Novembre 2016, 11:28
Al grido di “Avanti tutta”, Confesercenti non arretra di un passo e, malgrado la “diffida” ricevuta dal Comune per l'organizzazione del Mercatino di Natale, continua nelle attività già avviate da tempo. Stabilire chi abbia ragione tra la pubblica amministrazione e Confesercenti è cosa per niente semplice e solo il tempo e lo scambio di carte bollate lo potrà dire. Di mezzo c'è il Natale, il programma di iniziative per il Natale del quale nulla si sa e nulla si potrà sapere almeno fino alla fine di novembre, ovvero fino a quando non scadrà (il 25 novembre) il Bando emesso dal Comune e poi la Commissione nominata non deciderà quali saranno le iniziative migliori che nel giro di poco tempo dovranno prendere vita.

A rendere complessa l'organizzazione del programma è il Mercatino di Natale, il vero oggetto del contendere. La storia del Mercatino nasce a luglio scorso quando Camera di commercio, Confesercenti e Comune (allora rappresentato dall'assessore Cosimo Laguercia) sottoscrivono un Protocollo di intesa che affida a Confesercenti l'organizzazione delle casette e al Movimento Consumatori l'organizzazione di un baby-park. I nodi vengono al pettine con l'avvento dell'assessore Raffaele De Maria che, dopo una serie di incontri, lancia un ultimatum a Confesercenti. In pratica chiede all'associazione di rimodulare i costi e dà tempo due ore per avere una risposta.

La risposta non arriva nel tempo stabilito e l'assessore, di concerto con il sindaco Angela Carluccio, prende la strada del Bando di evidenza pubblica che comprende tutte le iniziative per Natale, anche il Mercatino. Il presidente di Confesercenti Antonio D'Amore prima fa sapere di non poter partecipare al Bando perchè lo statuto dell'associazione lo impedisce, poi (dopo aver ascoltato i suoi legali) decide di andare avanti nell'organizzazione, annuncia di aver stipulato una serie di contratti tra i quali anche quello con Enel per la fornitura dell'energia e provvede a definire anche i rapporti con gli ambulanti che andranno ad occupare le casette, alcuni dei quali hanno anche versato gli acconti. “Il Protocollo è un contratto – aveva chiarito D'Amore – se ci fermassimo ora, saremmo i primi ad essere inadempienti”. <HS>

Nel frattempo, martedì scorso, i dirigenti Costantino Del Citerna e Nicola Zizzi hanno inviato un documento a Confesercenti e per conoscenza alla Procura della repubblica in cui chiariscono che il Bando ha fatto seguito ad una richiesta che era stata fatta al presidente D'Amore di rimodulare i costi del Mercatino, che quel giorno era stato fissato un ultimatum che scadeva alle 13 e che in mancanza di risposte da parte di D'Amore, la parte politica aveva scelto di ricorrere al Bando. Dunque, per l'amministrazione nessun vincolo esiste tra il Comune e la Confesercenti, anzi. «Se è vero che Confesercenti ha riscosso denaro quale acconto per la partecipazione al Mercatino – si legge nel documento – si invita e diffida dall'operare nel senso segnalato e a voler dirimere eventuali rapporti economici che fossero già intrapresi».

Ma D'amore non arretra di un centimetro. «Abbiamo tutte le carte in regola – afferma D'Amore che al momento si trova a Londra per impegni di lavoro – i nostri legali ci hanno tranquillizzato, noi non ci fermiamo». L'amarezza però, traspare dalla voce. «In passato ci è successo di non condividere scelte della pubblica amministrazione nell'organizzazione del Mercatino e non abbiamo avuto alcun problema a tirarci fuori. Ma questa volta è diverso. C'era un patto e in base a quel patto noi ci siamo mossi per tempo e abbiamo investito una serie di risorse. Il fatto che sia stata informata la Procura mi fa piacere, garantisce maggiore trasparenza, anzi se non lo avesse fatto l'Amministrazione, lo avremmo fatto noi. A me tutto questo sembra una guerra personale contro di me che prima o poi spero che finirà».
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