La mail di Cassano diventa un caso: in allegato il curriculum di un professionista

La mail di Cassano diventa un caso: in allegato il curriculum di un professionista
di Roberta GRASSI
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Mercoledì 12 Aprile 2017, 13:04 - Ultimo aggiornamento: 16:38
BRINDISI - La mail è del 31 gennaio scorso. L’autorità portuale di sistema c’era già, ma il presidente non era ancora stato nominato. Negli uffici di Brindisi arriva la comunicazione in formato elettronico, destinata alla presidenza. Mittente, con indirizzo istituzionale, il sottosegretario di Stato alle Politiche del lavoro, Massimo Cassano (Ncd). Allegato il curriculum vitae di un professionista di Brindisi.
«Su indicazione del sottosegretario di Stato Massimo Cassano - si legge nel testo - inviamo alla sua cortese attenzione l’allegato curriculum, cordiali saluti». Firmato La segreteria. Su carta intestata.
Una raccomandazione? Non si osi neppure pensarlo: «È stata una cortesia fatta a un cittadino comune. Non so neppure chi sia, non conosco il dettaglio del curriculum» ha spiegato Cassano, rispondendo a domanda.
«Al ministero arrivano così tanti curricula di persone che cercano un lavoro, che chiedono aiuto. Tantissimi. Li smistiamo, li giriamo a chi di competenza» ha aggiunto.

Il professionista in questione è persona che vanta un profilo di tutto rispetto in ambito portuale. Ha già lavorato per l’Authority di Brindisi.
Cassano dichiara, senza alcun dubbio, di non conoscerlo. Dopo aver fatto una verifica negli uffici romani conferma l’invio della mail. Dall’Autorità portuale, pure, si apprende che la ricezione della stessa è effettivamente avvenuta. Ma la persona in oggetto non ha ottenuto alcun incarico, specificano, negli ultimi tempi.
Di solito alle consulenze esterne, spiegano, si accede tramite avviso pubblico. O diversamente attraverso gli enti e le relative nomine. Ma secondo iter formali che non prevedono segnalazioni dirette. Le autocandidature ci sono, in molti si fanno avanti, per una esperienza limitata nel tempo. Uno stage, una occasione professionale.
Soldi in cassa poco o niente. Il 31 gennaio il curriculum è giunto a Brindisi via posta elettronica. Nell’oggetto è specificato il nome del professionista. Due righe per spiegare le ragioni dell’invio.
L’Autorità portuale è un ente importante. Il porto, per Brindisi, è molto di più che l’immagine della città. Non solo una bellezza da cartolina, ma anche il punto in cui si intrecciano i traffici di maggior rilievo. La movimentazione di merci e passeggeri. Il turismo anche di lusso, con lo yachting, passa da lì. Dallo scalo a forma di testa di cervo che è il simbolo di Brindisi.
Ci sono posizioni ambite, incarichi importanti. Un continuo susseguirsi di bandi, di opere da realizzare per garantire una offerta migliore. Per puntare al “rilancio” del capoluogo di provincia il cui destino è legato a doppio filo a quello del suo porto.
Dall’epoca commissariale, gestita dal capitano di vascello Mario Valente, ora si è passati a una nuova era. Tanti gli obiettivi, molti gli interessi. Indubbio che ci possano essere anche delle ambizioni. Nulla di strano, né di irregolare. Con la nomina del nuovo presidente “di sistema”, Ugo Patroni Griffi, si dà il via alla selezione di figure di rilievo per le cariche più importanti.
A gennaio, non era ancora il tempo di parlarne. Ad ogni modo all’autorità portuale di Brindisi è pervenuta la nota che è stata interpretata da chi l’ha ricevuta come una espressa indicazione, dal sapore di raccomandazione. Presunta. Negata con forza.
Cassano, interpellato, ha fornito serenamente la sua spiegazione: «Sa quanta gente si rivolge direttamente al ministero? Per pensioni, voucher, per altre ragioni. Chiedono una cortesia, noi ci limitiamo a inoltrare. Ma mai è stata data alcuna indicazione».
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