Lo stadio di Francavilla non è idoneo:
rischio trasloco a Brindisi o a Grottaglie

Lo stadio di Francavilla non è idoneo: rischio trasloco a Brindisi o a Grottaglie
di Gianni CANNALIRE
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Giovedì 12 Maggio 2016, 06:45 - Ultimo aggiornamento: 15:59
FRANCAVILLA FONTANA - Lo stadio comunale Giovanni Paolo II non è idoneo per la Lega Pro e la Virtus nella stagione sportiva 2016-2017 sarà costretta a giocare almeno per un paio di mesi, così si spera, a Brindisi oppure a Grottaglie. E sui social ma anche nei luoghi di ritrovo divampa la polemica per questi lavori non attivati per tempo. Il sindaco Maurizio Bruno risponde a tono a quanti si lamentano dei ritardi per l’esecuzione delle opere di ammodernamento dello stadio. 
«Non si poteva fare nulla prima della promozione perché - sbotta Bruno - per fare la variazione di bilancio bisogna giustificarla. L’adeguamento allo stadio si farà. I 650mila euro sono già stati messi a disposizione da parte della mia amministrazione e su questo non ci piove. Punto. I tempi per la realizzazione dei lavori però non li decide Maurizio Bruno. Quando ci sono soldi pubblici di mezzo è la legge a dettare i tempi. Non posso andare in galera violando le leggi della burocrazia perché a qualcuno non frega niente della burocrazia».
Come è noto, martedì alla presenza, tra gli altri, del presidente Antonio Magrì, del sindaco Maurizio Bruno, dell’assessore allo Sport Nicola Cavallo e del presidente della commissione Lavori pubblici Giovanni Capuano, c’è stato il sopralluogo del commissario della Federcalcio Brizio Campanelli presso lo stadio comunale, all’indomani della promozione della Virtus Francavilla in Lega Pro. Nel corso della visita il commissario Campanelli ha indicato gli interventi da realizzare nei prossimi mesi all’interno dell’impianto sportivo. Interventi obbligatori per legge, senza i quali non sarebbe possibile disputare il campionato nello stadio cittadino.
La road map tracciata dal commissario prevede alcuni interventi da concludere entro il calcio d’inizio della nuova stagione; altri, quelli più imponenti, potranno invece essere eseguiti successivamente, a campionato in corso. Tra i primi rientrano la realizzazione di un laboratorio per gli esami antidoping, di un impianto di videosorveglianza e di un sistema di numerazione degli spalti. Tra i secondi invece, ricadono l’esecuzione dei lavori per il nuovo impianto di illuminazione, i nuovi spalti e il manto erboso. Opere che nel complesso richiederanno un notevole investimento, per coprire il quale l’Amministrazione stanzierà 650mila euro.
Lavori ed opere che non potevano essere fatte prima. «Se non andavamo in Lega Pro, che faccio, impegno più di mezzo milione dei francavillesi per adeguare lo stadio alle regole della Serie C senza poi militare? Non posso “scommettere” con i soldi dei cittadini», puntualizza Bruno che su questa questione appare con un fiume in piena.
La realizzazione di questi lavori richiede dei tempi tecnici che non possono essere violati o aggirati, dal momento che le risorse messe in campo sono pubbliche e non private. Bisognerà bandire le gare d’appalto, la cui predisposizione ed esecuzione comporterà un’attesa di almeno due o tre mesi, salvo ricorsi. Prima di settembre, sarà impossibile partire con gli interventi relativi all’illuminazione, il manto erboso e il potenziamento dei posti a sedere. «Questo significa, e mi duole dirlo da tifoso e cittadino - conclude Bruno - che per i primi mesi del campionato tutte le partite, anche quelle casalinghe, saremo costretti a effettuarle in altri stadi. Da parte nostra ci metteremo tutto l’impegno possibile perché questo inevitabile passaggio duri il meno possibile. Nei prossimi giorni incontreremo ancora la dirigenza della società per individuare il miglior cammino possibile per tutti: amministrazione, squadra, tifosi e città».
Sul caso dei lavori allo stadio interviene anche il capogruppo di Forza Italia Mimmo Bungaro. «Si sapeva che lo stadio non sarebbe stato pronto per settembre. Mi stupiscono solo i proclami e gli slogan fatti da questa amministrazione comunale», dice l’esponente politico con un passato da assessore allo Sport e vice sindaco. «Conosco bene - ammette Bungaro - quali sono i tempi della macchina burocratico-amministrativa e, nella migliore delle ipotesi, la consegna avverrà all’inizio del prossimo anno. Ciò che invece mi è parso fuori luogo sono stati i proclami e gli slogan che hanno preceduto questa previsione abbastanza realistica: che bisogno c’era di illudere i tifosi che l’impianto sarebbe stato adeguato entro settembre e disponibile per l’inizio del campionato?».
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