Le aziende tornano ad assumere: ad agosto 1.420 nuovi lavoratori. Ma Brindisi è fanalino di coda

Le aziende tornano ad assumere: ad agosto 1.420 nuovi lavoratori. Ma Brindisi è fanalino di coda
di Francesco TRINCHERA
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Lunedì 9 Agosto 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 09:15

Brindisi e la sua provincia sono fanalino di coda regionale per quel che riguarda i lavoratori ricercati dalle imprese nel mese di agosto di quest’anno, anche se con dati migliori rispetto al 2020. Il report di Excelsior (il sistema infromativo per l’occupazione e l’informazione) e di Unioncamere, su dati di quest’ultima, e di Anpal, colloca infatti il Brindisino all’ultimo posto in Puglia, con 1.420 nuove unità per il mese corrente, rispetto ai 5.500 nuovi assunti di Bari, ai 3.130 di Lecce, i 2.900 di Foggia ed i 1.890 di Taranto. Un dato che deve comunque tenere conto dell’estensione territoriale della provincia e che, nonostante tutto, segna un incremento notevole rispetto allo stesso periodo del 2020, quando il report assegnava al territorio adriatico sole 960 unità.

Il report

Il documento, in particolare, suddivide in maniera percentuale quelle che sono le entrate previste nei vari grandi gruppi professionali: come per il resto d’Italia, la parte del leone per Brindisi e provincia la fanno impiegati in professioni commerciali e nei servizi, il 51,1 per cento del totale (anche se nel 2020 rappresentavano il 55,3 per cento). In misura minore, invece, saranno interessati operai specializzati, conduttori di impianti e macchine (31,9 per cento contro il 21,9 dell’anno precedente) ed ancor meno dirigenti, professioni specializzate e tecnici (9,3 per cento a fronte dell’8,6 per cento del 2020) e professioni non qualificate (7,6 per cento, mentre l’anno scorso erano al 14,2 per cento). La parte successiva che analizza i territori riguarda le tendeenze settoriali: nell’agosto del 2021 i dati dicono che le entrate previste sono il 73,1 percento nei servizi (a fronte del 77,3 percento del 2020) e del 26,1 percento nell’industria (contro il 22,7 dell’anno precedente).

Nello stesso contesto il tasso di entrata (su ogni 100 lavoratori dipendenti) è al 2,7, leggermente al di sopra della media regionale pugliese che si assesta al 2,5: Brindisi si colloca dietro Foggia (4) e Lecce (2,7) ma prima di Taranto (2,4) e Bari (2). Lo stesso dato, nel 2020, era all’1,9.

Il trimestre agosto-ottobre

Tornando a ragionare in valori assoluti (anche se il report approssima alle decine) nel trimestre agosto-ottobre 2021 si prevedono 5.600 nuove entrate, ultimo dato pugliese dietro Bari (28.980), Lecce (12.600), Foggia (9.740) e Taranto (8.040). Una previsione comunque molto migliore rispetto al 2020, quando il report vedeva solo 3.220 nuove possibili entrate. Per quel che riguarda il dato nazionale, l’analisi parla di circa 257mila lavoratori ricercati delle imprese per il mese corrente (oltre un milione e 220mila nel periodo agosto-ottobre 2021). Tra i settori che danno i segnali di ripresa più significativi ci sono, evidenzia la nota diramata da Excelesior, quelli «più a lungo soggetti alle restrizioni», come ad esempio i servizi turistici, «che continuano la fase ascendente iniziata a luglio e programmano per agosto 63mila entrate» su base nazionale (quantificate in aumento del 36,1 per cento rispetto ad agosto 2019). Allo stesso modo, il report vede una conferma di una «rapida ripresa del manifatturiero e delle costruzioni», che per agosto vede proseguire la sua risalita per le entrate programmate «a +2,1 per cento e +6,2 per cento se confrontate con lo stesso periodo del 2019».

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