Lavori sul lungomare: regata e yacht a rischio

Il lungomare di Brindisi durante la regata Brindisi-Corfù
Il lungomare di Brindisi durante la regata Brindisi-Corfù
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Giovedì 6 Maggio 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 22:08

Brindisi-Corfù e approdo dei mega yacht a rischio? La Capitaneria ha emanato, nelle scorse ore, una ordinanza con la quale viene interdetto tutto lo specchio acqueo di fronte al lungomare di Brindisi, da palazzo Montenegro alla ex stazione marittima, per tre mesi, a causa dei lavori di consolidamento delle banchine.

La polemica

Una decisione che ha creato non pochi mormorii anche tra i ristoratori che hanno le proprie attività su viale Regina Margherita, già colpito come il resto del settore ristorazione e turismo dalle chiusure dovute all’epidemia di Covid 19. Ma a fronte delle preoccupazioni di molti brindisini, il presidente dell’Autorità di sistema portuale Ugo Patroni Griffi rassicura: «Sarà interdetto solo il tratto corrispondente all’area di cantiere, dieci metri alla volta, tutto il resto del lungomare sarà fruibile». Rassicurazioni resesi necessarie a causa delle reazioni di molti cittadini, commercianti compresi, di fronte alla decisione della Capitaneria. E soprattutto alla scelta di effettuare i lavori in un periodo che, almeno in teoria, dovrebbe rappresentare il clou della stagione turistica, pandemia permettendo. Nel documento a firma del comandante del porto Fabrizio Coke, infatti, si legge che «per una durata di 120 giorni lavorativi continuativi, condizioni meteo permettendo, lo specchio acqueo del porto interno di Brindisi, come individuato nel "rende noto", è interdetto alla navigazione, alla sosta di navi ed imbarcazioni in genere, a qualsiasi attività subacquea e di superficie ed ogni altra connessa agli usi pubblici del mare».

La regata e i lavori

E immediatamente il pensiero è andato alla regata internazionale Brindisi-Corfù, che lo scorso anno proprio a causa della pandemia ha dovuto rinunciare ad una edizione, ma anche alle tante imbarcazioni, mega yacht compresi, che durante l’estate ormeggiano alle banchine del lungomare brindisino per una sosta tecnica ma anche per una visita alla città ed al suo circondario. Motivo della decisione, i lavori di consolidamento delle banchine, messe a rischio da anni di erosione causata dalle eliche dei motori di navi e imbarcazioni, che hanno causato un fenomeno noto come “sgrottamento” minandone la stabilità. I lavori erano cominciati nel 2018 ma a causa di una variante d’appalto è stato necessario richiedere ulteriori permessi che sono arrivati con molti mesi di ritardo. Una volta arrivato il via libera, per evitare di perdere i fondi, l’Autorità di sistema ha scelto di far partire immediatamente i lavori, pur avendoli programmati in un periodo ben diverso da quello estivo.
«L’ordinanza - spiega il presidente Patroni Griffi - riguarda non l’intero ambito della ristrutturazione ma solo l’area di cantiere.

Che sarà mobile e dunque si sposterà, man mano che procedono i lavori. E con essa si sposterà anche la restrizione che, lo ripeto, sarà limitata solo allo specchio d’acqua corrispondente all’area di cantiere».

Le aree interdette

Il primo tratto ad essere interessato sarà quello compreso tra bar Betty e palazzo Montenegro. Ma, ribadisce il presidente dell’Authority, «si tratterà di un cantiere leggero. Non aggrediremo tutta la banchina, perché vogliamo creare meno problemi possibile alla pubblica fruizione. In pratica, sarà utilizzato il sistema dei “microcantieri”: si fa un pezzo, si finisce e se ne fa un altro, dieci metri alla volta. Per il resto, tutta la parte di lungomare non interessata dal “microcantiere” sarà assolutamente fruibile. Nel frattempo, cercheremo anche di tutelare il gradiente estetico utilizzando pannelli con immagini, che allo stesso tempo impediscano l’ingresso ed il diffondersi delle polveri. Un cantiere moderno e sostenibile, dunque. A terra non ci saranno né operai, né attrezzature ma tutti i lavori saranno realizzati a mare, con una chiatta».

«Pronti a interrompere i lavori»

Patroni Griffi rassicura poi rispetto al possibile traffico, mega yacht compresi, ed alla regata internazionale. «Se ci dovessero essere problemi di traffico commerciale che ha bisogno delle banchine - sottolinea infatti - sia noi che la Capitaneria siamo pronti a sospendere i lavori. Non dovrebbe essercene bisogno, visto che dovremmo avere banchine a sufficienza nel porto interno per la domanda di traffico commerciale, compreso il diporto di lusso ed i mega yacht. Ma ove ce ne fosse la necessità, saremmo disponibili, con la Capitaneria, a fare tutto il necessario per coniugare i lavori con il traffico. Per quanto riguarda la Brindisi-Corfù, invece, l’ordinanza sarà sospesa durante il periodo della regata, in modo da consentire la piena fruizione del lungomare ed il migliore svolgimento della manifestazione».

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