BRINDISI - Sono in stato di agitazione i lavoratori della ditta Bri.Ecologica che non ricevono lo stipendio dal mese di marzo. Si tratta di 40 dipendenti e delle loro famiglie che dopo un fermo spontaneo delle attività nei giorni scorsi, sono riusciti ad ottenere solo un acconto di 700 euro.
«La società Bri.Ecologica - afferma Bobo Aprile, dei Cobas - ci ha inviato a giustificazione della attuale situazione una lettera che l’avvocato Fabio Speranza ha inviato al sindaco di Brindisi, Angela Carluccio, al Dirigente servizio ragioneria, Mirella Destino, ed all’ingegnere Gianluigi Fantetti. In questa lettera si spiega che la Ecologica Pugliese , in regime di subappalto, consegna le frazioni differenziate raccolte nel comune di Brindisi alla Bri.Ecologica per realizzare le fasi successive alla raccolta ed il conferimento. Solo che qui arrivano i guai»;
Secondo i Cobas la Ecologica Pugliese versa con enorme ritardo alla Bri.Ecologica i soldi ricevuti dal Comune per i servizi che gli ha reso. Questo ha creato una situazione difficile da gestire, in cui i lavoratori chiedono da una parte legittimamente gli stipendi e dall’altra la Bri.Ecologica che parla nella summenzionata lettera di chiusura dell’impianto per mancanza di fondi.
«Chiederemo subito - conclude Aprile - un incontro urgente con il sindaco Carluccio e il vice sindaco Francesco Silvestre con il quale abbiamo già avuto un confronto. Questi 40 lavoratori devono trovare rispetto e ascolto perché fanno un lavoro pesantissimo tra cumuli di rifiuti e niente stipendi.
Senza stipendio da mesi: operatori della Bri.Ecologica sul piede di guerra
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Mercoledì 2 Novembre 2016, 11:13
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