Lastre di eternit davanti alle ville: «Necessarie le foto-trappola»

L'amianto nascosto in bustoni di plastica
L'amianto nascosto in bustoni di plastica
di Tranquillino CAVALLO
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Lunedì 13 Maggio 2019, 07:44 - Ultimo aggiornamento: 09:53
Alcuni sacconi pieni di rifiuti speciali, nello specifico lastre di eternit sbriciolate, sono stati abbandonati da ignoti davanti a una villetta lungo la via comunale che collega Mesagne a Latiano. Il proprietario dello stabile ha denunciato l'accaduto al comando della polizia locale che ha avviato le indagini. Sulla vicenda è intervenuto il candidato sindaco, Carmine Dimastrodonato della coalizione di centrodestra, che ha richiesto al commissario prefettizio l'immediata pulizia del luogo e la collocazione delle foto trappola, per individuare coloro che indiscriminatamente abbandonato rifiuti nelle campagne, che da mesi giacciono, incomprensibilmente, in un armadio del Comune.
Naturalmente adesso il costo di prelievo e smaltimento di quei rifiuti speciali è a carico di quei cittadini onesti che differenziano e pagano la Tari. Da qui l'invito a tutti i cittadini del candidato sindaco, Toni Matarrelli della coalizione Insintonia, a essere sentinelle del proprio territorio.
«La mia attenzione ha esordito Dimastrodonato - è rivolta a quello che accade all'interno della nostra Mesagne, in particolare mi riferisco all'incivile abitudine di abbandonare rifiuti speciali, nella specie amianto, proprio a ridosso del paese, precisamente nella contrada San Gervasio». Per la verità Dimastrodonato negli anni scorsi si è prodigato a «denunciare la malsana abitudine di abbandonare rifiuti di ogni tipo in modo spregiudicato. L'ho fatto spronando i sindaci delle passate Amministrazioni, con lettere e manifesti pubblici, sollecitandoli dal prendere provvedimenti, pianificando anche azioni di intervento mirate, ed è inutile dire che non sono mai stato ascoltato». Dei bustoni di amianto abbandonati i proprietari del sito, dove sono state depositate le lastre, hanno provveduto a fare denuncia ai vigili urbani già lo scorso 3 maggio ma, a distanza di giorni, nessuno ha ancora provveduto alla rimozione delle stesse esponendo i cittadini a un grave pericolo.
«Oggi ha aggiunto il candidato sindaco del centrodestra - ho nuovamente segnalato questi fatti evidenziando come un territorio senza controllo sfocia nella illegalità. Purtroppo l'Amministrazione uscente, che oggi si è ricandidata alla guida della città, non ha nemmeno partecipato ai bandi regionali per lo smaltimento dell'amianto, che si sarebbe potuto eseguire in modo gratuito con spese totalmente a carico della Regione evitando, appunto, comportamenti come questi». Dimastrodonato è rigido con i vecchi amministratori ma anche con gli apparati funzionali del Comune che sembrano ingessati nelle loro azioni per riportare la legalità sul territorio. «È assurdo ha precisato il candidato del centrodestra - trovare il capo espiatorio solo nella persona del sindaco, in quanto l'Amministrazione e gli amministratori si definiscono tali proprio perché devono amministrare, nel qual caso la cosa pubblica, e quindi mi chiedo, e chiedo ai cittadini, chi oggi vanta di avere competenze per aver rivestito ruoli pubblici prima dov'era? L'assessore, il funzionario responsabile, il consigliere regionale e l'ex onorevole, nonché anche, consigliere comunale che, non perde occasione di mettere in risalto le sue virtù, dormivano o erano assenti? Mesagne non merita questo, ma ha bisogno di maggiore controllo per una legalità diffusa».
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