“Verdi”, riaprono mostra e scavi
grazie a un gruppo elettrogeno

Il Nuovo Teatro Verdi
Il Nuovo Teatro Verdi
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Sabato 25 Agosto 2018, 05:30
BRINDISI - Un gruppo elettrogeno e nel foyer del teatro “Verdi” tornano ad accendersi i riflettori sulla mostra fotografica, documentaria e multimediale “L’Appia ritrovata. In cammino da Roma a Brindisi” di Paolo Rumiz e compagni.

A pochi giorni dal black-out elettrico che ha lasciato al buio l’intero edificio, si cercano soluzioni per placare le polemiche di chi ritiene assurdo quanto accaduto mercoledì scorso ad uno dei gioielli architettonici della nostra città. In attesa della gara per l’assegnazione dei lavori di manutenzione straordinaria sull’impianto elettrico, l’amministrazione comunale e la Fondazione Nuovo Teatro Verdi hanno prontamente disposto la messa in servizio di un gruppo elettrogeno al fine di restituire la luce ai pannelli retroilluminati in tessuto collocati nel foyer, in attesa della riparazione definitiva del guasto che lo scorso mercoledì ha messo fuori uso l’impianto elettrico dell’edificio.
La gravità del danno alla cabina elettrica non ha consentito di adottare soluzioni tampone, come spesso accade in episodi di questo genere. Lo staff della Fondazione non ha potuto riavviare l’impianto neanche il giorno seguente e così, in prima battuta, per non arrecare disagi all’utenza, ha deciso di trasferire parte della mostra presso il museo archeologico “Ribezzo”. Riaperti anche gli uffici del personale della Fondazione, al lavoro in questi giorni per mettere a punto la prossima rassegna teatrale.

Da ieri pomeriggio, invece, la mostra dello scrittore-camminatore triestino Rumiz è tornata a essere fruibile dalle ore 18 alle 21, turno di apertura previsto anche per le giornate di sabato e domenica.
«Si auspica - si legge in una nota della Fondazione - che, ripristinato sia pure in modo provvisorio il servizio di erogazione di elettricità, anche la Soprintendenza per l’archeologia, le belle arti ed il paesaggio delle province di Brindisi, Lecce e Taranto, voglia provvedere al recupero del calendario ordinario di aperture del parco archeologico sottostante il teatro».

E la Soprintendenza non è certo rimasta a guardare. Il gruppo elettrogeno consentirà infatti di far riemergere dall’oscurità anche l’area archeologica di San Pietro degli Schiavoni, collocata proprio sotto il teatro.
La soprintendente Maria Piccarreta ha comunicato attraverso una nota che «a seguito dell’installazione di un gruppo elettrogeno, è stata ripristinata l’erogazione dell’energia elettrica al Nuovo Teatro Verdi. Pertanto, la sottostante area archeologica di San Pietro degli Schiavoni sarà accessibile al pubblico oggi (ieri per chi legge, ndr) dalle 20 alle 23 (apertura straordinaria), e da lunedì secondo il normale orario di apertura».e

Il gruppo elettrogeno però non potrà certo essere la soluzione definitiva al problema. Il timore, trattandosi di interventi di manutenzione straordinaria, è che la burocrazia possa rallentare i tempi mandando in tilt ancora una volta la macchina organizzativa del teatro Verdi. Ma su questo aspetto si saprà di più nelle prossime ore.
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