Il Comune in deficit strutturale: mancano dieci milioni. Tagli ai servizi

Comune di Brindisi
Comune di Brindisi
di di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Mercoledì 20 Marzo 2019, 08:28
Il Comune di Brindisi è strutturalmente in deficit di una cifra che oscilla tra i sette ed i dieci milioni di euro e per riequilibrare i conti sarà costretto a tagliare alcuni servizi. Ancora, tuttavia, l'amministrazione non ha stabilito quali ed in che quantità. A spiegarlo è il sindaco Riccardo Rossi, al lavoro per completare entro i prossimi giorni la operazione verità sui conti pubblici del Comune promessa in campagna elettorale e anche dopo. Ma cosa vuol dire strutturalmente in deficit? Che, semplicemente, il Comune spende dai sette ai dieci milioni di euro in più rispetto a quanto poi incassa effettivamente. Cosa che, almeno in teoria, non dovrebbe essere possibile visto che la legge prevede il pareggio di bilancio obbligatorio, ma che secondo Rossi è accaduta a causa di una gestione allegra della finanza pubblica.
«Siamo al lavoro, e anche da tempo, con il nuovo dirigente dei Servizi finanziari per effettuare una correzione - esordisce il sindaco Rossi - sui conti del Comune. Innanzitutto per rispondere a tutti i rilievi mossi a settembre dalla Corte dei conti che, esaminando i bilancio dal 2014 al 2016 ha mosso una serie di rilievi rispetto ai quali abbiamo preso, come nuova amministrazione, impegni ben precisi. Per i quali c'è stata un'apertura di credito dalla parte della Corte dei conti, che segnalava innanzitutto la mancata capacità di riscossione delle entrate, vale a dire il fatto che le entrate previste non corrispondevano a quelle poi effettivamente realizzate».
Gli approfondimenti, prosegue il primo cittadino, hanno fatto emergere «un quadro di estrema difficoltà del bilancio, che è strutturalmente in deficit, vale a dire che le entrate reali non coprono le spese». La situazione sarà illustrata nel dettaglio nei prossimi giorni in conferenza stampa, garantisce Rossi, ma nel frattempo «è necessario che tutti abbiano contezza di quanto accaduto negli anni. Siamo giunti al momento di fare chiarezza su questa vicenda che, tra l'altro, ha portato alla costituzione del fondo crediti di dubbia esigibilità, passato negli anni dal 30 all'85 per cento delle somme previste e che ammonta quest'anno a circa 10 milioni e 300mila euro».
Somma che il Comune dovrà prendere dalle proprie entrate e congelare nel caso in cui non si dovessero realizzare gli incassi previsti. «Allo stesso tempo - sottolinea il sindaco - dovremo correggere, in diminuzione, i valori delle entrate, in particolare Imu e Tasi, per adeguarli al valore reale degli incassi». Tutto questo, prosegue, «determina squilibri importanti sui conti del Comune. Squilibri che stiamo cercando di superare. Per questo arriveremo in ritardo rispetto alla scadenza del 31 marzo ma mi sembra assolutamente indispensabile, in questo momento, valutare quali saranno le misure necessarie».
In casi come questi, infatti, un ente ha sostanzialmente due possibilità: aumentare l'imposizione fiscale o effettuare quanti più tagli possibile. «Innanzitutto - chiarisce il primo cittadino - voglio rassicurare che non metteremo mano alla leva fiscale. Non ci sarà, quindi, aumento di Imu, Tasi o addizionali Irpef. Agiremo invece sul lato delle uscite». Ovvero sui servizi. «Ma bisogna comprendere - sottolinea Rossi - la situazione di finanza allegra, a mio avviso, che si è determinata in questi anni, con entrate che non si rivelavano affidabili. Situazione che ci pone ora in estrema difficoltà. Per questo è importante l'operazione di verità che stiamo portando avanti, rispetto alla quale la fase di risanamento di quest'anno sarà importante ma comporterà dei sacrifici. Sono state però le amministrazioni precedenti che hanno creato i presupposti per una fase così difficile. Hanno una grande responsabilità, a mio avviso».
Ci saranno, infatti, tagli ai servizi. Anche se al momento i dettagli non sono ancora stati stabiliti. «Non abbiamo ancora deciso - chiarisce il sindaco - quali ed in che quantità. E nel frattempo stiamo conducendo su tutti i fronti operazioni di riequilibrio. A cominciare dal patrimonio immobiliare comunale, per il quale non tollereremo più occupazioni abusive o mancati pagamenti. C'è molto da fare ma spero che la città apprezzi un comportamento come il nostro. Noi non promettiamo cose impossibili ma solo serietà ed impegno per riportare il Comune su una strada virtuosa».
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