Grave infortunio sul cantiere, nessuna segnalazione: otto denunce

Infortunio sul lavoro
Infortunio sul lavoro
di Maurizio DISTANTE
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Sabato 6 Aprile 2019, 09:11
Hanno tentato di mascherare da incidente domestico un infortunio avvenuto in un cantiere, poiché il manovale edile feritosi durante l'espletamento del proprio lavoro era impiegato senza alcun contratto che ne riconoscesse diritti e doveri. In otto, a vario titolo, dovranno spiegare all'autorità giudiziaria le proprie posizioni in merito a una vicenda portata alla luce grazie al lavoro d'indagine dei carabinieri della locale stazione.
I militari dell'Arma, a conclusione degli accertamenti effettuati, infatti, hanno denunciato a piede libero otto persone, indagate a vario titolo in relazione a quello che sarebbe stato infortunio sul lavoro mascherato da altro, verificatosi nella prima mattinata dell'11 marzo scorso, all'interno di un cantiere edile installato a Latiano: un operaio, mentre era intento a espletare dei lavori per la realizzazione di alcuni alloggi, sarebbe caduto dall'impalcatura da un'altezza di 5 metri, ferendosi gravemente. Secondo le risultanze investigative, però, invece di seguire il protocollo in uso in queste situazione che prevede la segnalazione del fatto alle autorità, i responsabili del cantiere avrebbero evitato di segnalare l'accaduto agli organi competenti che sono venuti a conoscenza dell'evento solo il 24 marzo successivo.
A questo punto, i carabinieri hanno dato corso alle verifiche del caso, coadiuvati dal personale dello Spesal, il servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro, dell'Asl di Brindisi: a conclusione delle operazioni di controllo, è emerso che l'operaio infortunato era impiegato nel cantiere senza alcun contratto di lavoro.
Dopo la caduta, sempre stando alla ricostruzione effettuata da carabinieri e Spesal, l'uomo sarebbe stato caricato su un'autovettura da due operai in servizio nello stesso cantiere e condotto nella sede del 118 di Latiano per il trasferimento in ospedale che, date le sue condizioni, era parso immediatamente indispensabile.
I lavoratori che accompagnavano il ferito, però, avrebbero omesso di informare i soccorritori del 118 della natura dell'incidente, facendo intendere che l'evento si fosse verificato in ambito domestico, dove il lavoratore sarebbe incappato in una caduta. L'operaio, a seguito dell'importante colpo preso, ha riportato un trauma cranico con frattura delle rocche petrose, del temporale bilaterale e dello sfenoide, nonché un'emorragia sub aracnoidea frontale bilaterale e parieto-temporale destra, trauma spinale e un edema papillare: i medici che lo hanno preso in carico hanno disposto una prognosi di 30 giorni.
Fatta luce sull'accaduto grazie allo sforzo investigativo dei carabinieri di Latiano che non si sono fermati alla superfice, preferendo scavare a fondo nella vicenda, in relazione alle rispettive funzioni nell'ambito del cantiere, quindi, sono stati denunciati a piede libero l'amministratore unico della società costruttrice, per lesioni personali colpose gravi commesse in violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro, nonché altri soggetti per la mancata vigilanza sui lavoratori autorizzati all'accesso alle attività e per favoreggiamento personale in concorso.
Quella sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, in particolare per quel che riguarda i cantieri edili, è una battaglia ancora aperta, nonostante una normativa in materia giudicata tra le più complete: i controlli che le istituzioni preposte dispongono raramente portano a un nulla di fatto, evidenziando quasi sempre situazioni di pericolo per i lavoratori che, come in questo caso, possono portare al concretizzarsi di rischi importanti per l'incolumità personale.
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