Giulia, la piccola danzatrice tradita da un’assurda fatalità

Giulia, la piccola danzatrice tradita da un’assurda fatalità
4 Minuti di Lettura
Domenica 24 Marzo 2019, 19:57 - Ultimo aggiornamento: 20:10

Non aveva ancora compiuto 18 anni, Giulia la vittima più piccola tra i tre ragazzi deceduti nell'incidente stradale di sabato notte. Una strage improvvisa, fulminea, nel giro di qualche ora tre giovani tra i 17 e i 19 anni sono stati strappati alla vita e alle loro famiglie mentre tornavano da una festa trascorsa in compagnia di coetanei. Studentessa dell'Istituto Alberghiero di Brindisi, Giulia Capone e i suoi compagni avevano trascorso un venerdì sera in allegria. Serate di quelle che capitano spesso tra loro, specie alla soglia della fatidica maggiore età quando si festeggia il traguardo raggiunto insieme agli amici. Sarah, l'altra ragazza deceduta, doveva essere proprio ad un compleanno, un diciottesimo come lo chiamano i ragazzi, venerdì sera ma aveva avvisato già diversi giorni prima che sarebbe mancata. Altri programmi probabilmente o altri impegni già presi, niente che lasciava presagire all'appuntamento con la morte, l'hanno portata ad un'altra festa. Giulia, secondogenita di giovani genitori straziati, che hanno raggiunto il luogo dell'incidente avvisati dalle forze dell'ordine, hanno trovato la loro dolce bimba sull'asfalto.
Si indaga sulle cause della tragedia, sui motivi che potrebbero essere una concausa: al volante c'era una sua amica rimasta leggermente ferita, tanto che nel pomeriggio ha potuto lasciare l'ospedale. I test di legge in casi di incidente sono stati compiuti anche sull'amica superstite e che era al volante: nulla che possa far pensare ad un bicchiere di troppo o, peggio, a uso di sostanze stupefacenti. Bravi ragazzi, attenti e prudenti. Ma cosa ha provocato l'impatto mortale? Si pensa alla stanchezza, ad un colpo di sonno della conducente, ma sono solo ipotesi.
La tragica notizia ha fatto in fretta il giro del paese e già all'alba si è appreso di un altro sabato nefasto per la comunità, con l'ennesima vittima della strada. Una ragazza bella e solare, Giulia, con la passione per la danza. Frequentava una scuola di ballo locale da quando aveva cinque anni, il suo maestro l'ha ricordata in una foto su Facebook quando in gruppo si preparava ad un balletto in tema. E lei manifestava tutta la sua passione per la danza: i saggi, le esibizioni e gli stage ai quali si preparava con cura, così la ricordano le compagne di corso. L'ultimo post sulla sua bacheca social, prima che fosse tempestata di messaggi di cordoglio, è della mamma Loris, lo scorso 3 marzo, che le scriveva: La vita è piena di momenti difficili e di momenti piacevoli, impara tutto ciò che puoi, sii la donna che so tu puoi essere. Una vita come tante adolescenti, fatta di sogni e di progetti per il futuro, la scuola, lo sport, il tempo libero, gli amici, gli appuntamenti e le serate in compagnia di amici; solite esperienze uguali per tutti tranne quando la fatalità cambia il corso degli eventi.
La notizia ha naturalmente sconvolto la comunità, tra chi conosceva la ragazza o i genitori o il fratello Mattia o semplicemente per la fine di una vita che era ancora tutta da vivere. Il via vai di parenti, conoscenti e amici è stato continuo dalle prime luci dell'alba di ieri quando il corpo della povera Giulia è stato trasferito nella camera mortuaria del cimitero di San Pietro e nelle ore successive quando è stato restituito alla famiglia. Ma già alla notizia dell'incidente, sul luogo sono stati in tantissimi a riversarsi, soprattutto tra i ragazzi con cui aveva condiviso la serata e con i quali si era salutata pochi minuti prima. Sgomento anche per la fatalità dell'ennesima perdita della comunità ad un mese esatto da un altro lutto, sempre per incidente stradale in cui perse la vita la 42enne sanpietrana Manuela Vigneri.
C.Ped.

© RIPRODUZIONE RISERVATA