Solidarietà tra colleghi: le donano i giorni di ferie

Solidarietà tra colleghi: le donano i giorni di ferie
di Lucia J. IAIA
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Venerdì 13 Dicembre 2019, 12:39
La solidarietà viaggia in aereo e in questo caso, attraversa silenziosamente un ambiente di lavoro dove, a volte, predomina più l'ambizione e la competizione. Ma questa, è invece tutta un'altra storia, una vicenda che scalda il cuore e fa sentire tutti un po' più umani.
Lei, Fabiola Molendini di Maruggio, è una addetta di scalo presso Aeroporti di Puglia, ma è soprattutto una madre che, da circa otto anni, si occupa del proprio figlio affetto da autismo. Negli ultimi tempi e per varie ragioni, le sue assenze dall'aeroporto di Brindisi sono aumentate, in particolare da quando altre problematiche familiari si sono andate a sommare a quelle già esistenti. Una situazione quindi, difficile da gestire ma che, evidentemente, non è passata inosservata ai suoi colleghi. È bastato infatti, un avviso affisso in bacheca in uno degli uffici più frequentati da tutti per mettere in moto un bellissimo ingranaggio di generosità. Ognuno di loro, silenziosamente ed in cambio di nulla, le ha donato un proprio giorno di ferie, così da consentirle di restare accanto al proprio bambino e di organizzare al meglio le loro giornate.
In meno di dieci giorni e senza che la diretta interessata ne fosse a conoscenza, uomini e donne di diverse età e mansioni hanno così, rinunciato a qualcosa di importante per un lavoratore, preferendo dare una mano concreta a qualcun altro.
Si tratta di trentuno persone e tra loro ci sono addetti di scalo, diversi operai, un impiegato ed un supervisore. Quasi tutti con figli piccoli e con necessità personali che, in vero spirito natalizio, hanno messo in secondo piano per aiutare concretamente una collega in difficoltà.
Ed ecco che regalandole il loro tempo ed il loro momento di riposo, le consentiranno di fronteggiare con maggiore serenità questo periodo complicato.
Nei suoi occhi, si legge molto di più di quello che, con poche parole, riesce a raccontare. «Una malattia rara fa tremare sottolinea la donna - ti toglie il respiro e, se glielo permetti, può portarti via tutto. Ma ti cambia la prospettiva e al tempo stesso, ti regala la gioia di godere di ogni piccola cosa e di affrontare tutto con occhi differenti. Ma ci sono battaglie che non puoi vincere da sola, hai bisogno della famiglia, degli amici e dei colleghi».
Fabiola Molendini sa bene quanto valga il regalo che anche persone a lei sconosciute, le hanno fatto. In un primo momento, tutta la vicenda l'ha sorpresa ed emozionata per la generosità e l'altruismo dimostrato soprattutto, da chi opera nei settori più basilari.
«Oggi sono proprio questi ultimi che voglio ringraziare, un gruppo di colleghi dello scalo aeroportuale di Brindisi, facenti parte del settore operativo e impiegati in varie mansioni. Un gesto, il loro, che mi riesce difficile racchiudere in delle parole. Un atto silenzioso di generosità, comprensione, umanità, sensibilità arriva da persone semplici e buone d'animo che non si riempiono la bocca di paroloni vuoti o, ancor peggio, di indifferenza. Mi riempiono il cuore di un sostegno vero e dimostrano tanto rispetto e solidarietà per ciò che vivo ogni giorno».
Sotto il suo albero, quest'anno, c'è qualcosa che non ha prezzo e che, pur volendo non avrebbe potuto acquistare in nessuna parte della terra. «È il più bel regalo di Natale che avreste potuto fare a mio figlio ammette lei - donandogli la presenza maggiore della sua mamma».
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