Genitori, è scontro sulla settimana corta a scuola: ipotesi referendum

Genitori, è scontro sulla settimana corta a scuola: ipotesi referendum
di Tranquillino CAVALLO
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Mercoledì 4 Settembre 2019, 12:09
Quando tutto sembrava sopito da mesi ecco che lunedì scorso, alla riapertura delle scuole, a Mesagne è riscoppiato il caso della settimana corta da adottare, nella scuola media Materdona- Moro, per l'anno scolastico che inizierà il prossimo 14 settembre. L'argomento era stato più che dibattuto nel passato anno scolastico senza trovare nessuna soluzione. Sull'argomento, oltre ad aver scritti fiumi di inchiostro nei mesi scorsi, vi sono anche alcuni interventi legali dell'una e dell'altra parte dei contendenti.

Tra l'altro c'è la proposta di una parte dei genitori di indire un referendum per la soluzione del problema. In pratica una parte dei genitori e docenti propende per la settima corta mentre un'altra parte vuole che tutto resti invariato. L'intero episodio ha avuto inizio nel dicembre dello scorso anno quando un gruppo di genitori aveva presentato al Consiglio di istituto della scuola media Materdona-Moro, due plessi unificati in uno, un'istanza, firmata da diversi genitori, con la quale si chiedeva per l'anno scolastico 2019/2020 l'adozione della settimana corta, dal lunedì al venerdì, con l'orario 8 - 14.

Il Consiglio d'istituto, dopo ampia discussione, aveva votato sulla proposta causando una situazione di stallo poiché i voti erano stati in perfetta parità: 9 a 9. A far decidere per l'adozione del nuovo piano era stato il doppio voto favorevole della dirigente scolastica, Mina Fabrizio, che nel frattempo è stata trasferita in altra sede l'asciando l'annoso problema tra le mani del nuovo dirigente scolastico, Salvatore Fiore. L'attuale normativa scolastica prevede che nelle votazioni del Consiglio di istituto in caso di parità, prevale il voto del presidente. Considerato che nel Consiglio di istituto del 18 dicembre 2018 il punto relativo alla settimana corta ha ricevuto la parità di voti, 9 contrari e 9 favorevoli, ed il presidente del Consiglio ha votato sfavorevolmente per la richiesta, e quindi per la settimana corta, è necessario, nel caso si voglia considerare valida la stessa delibera, prendere atto e ratificare che la stessa è a sfavore della settimana corta.

La stessa delibera era stata preceduta da quella del Collegio dei docenti del 12 dicembre 2018, altrettanto sfavorevole alla settimana corta. Così, lo scorso 31 gennaio il Consiglio d'istituto è tornato a riunirsi e dopo ampia discussione sull'assegnazione del doppio voto, in caso di parità, alla preside oppure al presidente, il Consiglio d'istituto della Materdona-Moro ha ristabilito la votazione bocciando la proposta di istituire la settimana corta. Sull'argomento era intervenuto anche il sindacato dei docenti, Gilda.
Nella lettera del coordinatore provinciale, Francesco Genovese, c'era una richiesta perentoria: Stante il deliberato del Collegio dei docenti del 12 dicembre 2018, contrario all'introduzione della settimana corta dall'anno scolastico 2019-2020, e stante l'irregolare attribuzione del doppio voto alla preside piuttosto che al presidente del Consiglio di istituto, la decisione dell'organo di governo del 18 dicembre va modificata da favorevole a sfavorevole.
Così, ieri mattina si è riunita, presso il plesso scolastico, la commissione, composta da docenti, genitori e dirigente per cercare una decisione condivisa.
«È un lavoro duro ma non dispero di trovare una soluzione», ha chiosato il dirigente scolastico, Salvatore Fiore.
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