Soli alla meta: i cinque candidati sindaco di Francavilla rinunciano alle alleanze

Il confronto con i candidati sindaco (foto di Max Frigione)
Il confronto con i candidati sindaco (foto di Max Frigione)
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Martedì 29 Maggio 2018, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 09:23
A Francavilla Fontana, città di poco meno di 40 mila abitanti in provincia di Brindisi, dalla felice posizione strategica a metà strada tra lo Jonio e l’Adriatico si va a scegliere il 10 giugno il sindaco che dovrà governare, almeno si spera, per tutto il mandato amministrativo. L’ex sindaco Maurizio Bruno è rimasto in sella per soli tre anni. Dal dibattito è emersa una cosa chiara: un “tutti contro tutti” con nessuna intenzione di apparentamento o di vicinanza nel turno di ballottaggio. «Ognuno scelga liberamente» viste le divisioni esistenti, hanno quasi detto in coro i cinque candidati sindaco: Maurizio Bruno candidato per il centrosinistra, Giovanni Taurisano per il centrodestra, Antonello Denuzzo per la coalizione “pluralista”, Pietro Iurlaro per la destra e l’area moderata e Giuseppe Ricchiuti per il Movimento 5 Stelle. Nell’atrio del Castello Imperiali “Nuovo Quotidiano di Puglia” ha incontrato i cinque sfidanti alla poltrona di primo cittadino che hanno risposto alle domande del responsabile della redazione di Brindisi Mino De Masi e di Gianni Cannalire. In quasi due ore di dibattito si è posta la riflessione su tematiche più in generale ma strettamente collegate alla Città degli Imperiali: dal settore produttivo e commerciale al turismo, passando per il Pug, fino ad arrivare alla zona Pip ed al rilancio dell’enogastronomia non tralasciando l’alto tasso di inoccupati. Un dibattito che è stato seguito, nonostante l’orario (17.15 orario inizio del confronto) e l’afa, da un centinaio di persone.
Il dibattito ha avuto inizio con un invito ai candidati sindaco a soffermarsi sul ruolo della politica ed in particolare sul difficile ruolo del sindaco, figura definita da più di qualche osservatore della politica a livello nazionale un “piccolo grande eroe del nostro tempo”. I sindaci sono chiamati a dare risposte alle prospettive di questo tempo,  un’attenzione costante per il bene pubblico, “uno sguardo rivolto a tutti”, hanno assicurato Denuzzo, Bruno, Iurlaro, Taurisano e Ricchiuti.
Amministrare le città è diventato un compito davvero gravoso. «Fare il sindaco - ha detto l’uscente Maurizio Bruno - è l’esperienza più bella per un politico. Occorre lungimiranza ma anche sapersi confrontare con la quotidianità. Occorre fare rete con i comuni limitrofi in maniera sinergica. Saper fare squadra insomma».
Punti di contatto questi con il resto degli sfidanti. «Svolgere il ruolo di candidato sindaco - ha esordito Denuzzo - è un gesto di amore e di generosità mettendo in stand-by i propri affetti, la propria famiglia. Un sindaco deve avere due obiettivi chiari: il primo, quello della lungimiranza provando ad anticipare ciò che accadrà tra qualche anno; il secondo, quello di avere la forza di assumere la responsabilità di scelte impopolari spiegandone le ragioni».
Per Giovanni Taurisano il «sindaco altro non è che il capofamiglia dove ognuno dovrà dare il proprio contributo». Per Iurlaro il «sindaco deve essere capace di coordinare le attività di giunta e di consiglio e, soprattutto, di pensare davvero agli ultimi». Per Ricchiuti «il sindaco è una figura mitica visto che nella storia municipale ci sono stati dei sindaci che hanno lasciato il segno». Per il candidato dei pentastellati «ogni sindaco deve essere una figura rispettabile e rispettosa».
Sulla squadra di governo solo Bruno ha anticipato che qualora dovesse arrivare al ballottaggio farà i nomi degli assessori tra il primo ed il secondo turno. «Difficile che possa andare al ballottagio - ha detto in maniera sornione l’ex sindaco - visti i risultati delle ultime Politiche, ma qualora dovessi centrare l’obiettivo ci sarà gente nella mia squadra certamente più in gamba di me». Per gli altri quattro candidati un’unica rassicurazione. «Gli assessori saranno persone capaci e competenti» hanno detto in maniera unanime. I cinque Stelle sono pronti ad un “avviso pubblico” per la nomina degli assessori.
La battaglia è aperta a Francavilla soprattutto per catturare il consenso degli “indecisi”. Che non sono pochi in una città sospesa tra passato e presente. Ognuno dei candidati in questi giorni sta proponendo un progetto di città per selezionare azioni e definire priorità nel confronto tra i diversi attori istituzionali e sociali, nella promozione della cultura, innovazione, trasparenza.
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