Gita da incubo, lenzuola sporche e oggetti nel cibo: la preside scrive all'hotel

Corpi estranei nel cibo come capelli ed elastici, lenzuola strappate e altro

Una delle situazioni incriminate nelle testimonianze dei ragazzi
Una delle situazioni incriminate nelle testimonianze dei ragazzi
di Eliseo ZANZARELLI
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Martedì 28 Marzo 2023, 21:05 - Ultimo aggiornamento: 4 Aprile, 07:51

Locali sporchi e oggetti a dir poco indesiderati, come capelli ed elastici nel cibo, lenzuola strappate. Fuoriprogramma durante una gita scolastica che oltre a essere d’istruzione sarebbe dovuta essere anche di piacere. 
La dirigente scolastica del liceo Scientifico, delle scienze applicate e delle Scienze umane Francesco Ribezzo di Francavilla Fontana, Giuseppina Pagano, dopo aver ricevuto una serie di “recensioni” non proprio positive - per usare un eufemismo - riguardo la struttura di Lignano Sabbiadoro (in provincia di Udine) che ospita suoi studenti, studentesse e docenti, non ci ha pensato su due volte e ha ritenuto bene di segnalare i problemi nell’ordine: all’azienda sanitaria, ai carabinieri e ovviamente anche a hotel e organizzatore del viaggio. 

Un vero e proprio incubo

Chiaro il diktat: o la situazione si risolve a stretto giro oppure agiremo per le vie legali. Due le opzioni proposte in alternativa: o si procede alla pulizia dei locali e una maggiore cura nel servizio ristorazione oppure si consente subito (sottinteso: senza costi aggiuntivi) un cambio di struttura ospitante. 
Diversamente, quella gita tra Venezia, Trieste e Lubiana - fino al 31 marzo - sarà probabilmente ricordata come un incubo e non come qualcosa di piacevolmente indimenticabile per i 159 discenti e gli 11 insegnanti in trasferta da lunedì scorso. 

La lettera della dirigente

«Si è rilevata - scrive senza mezzi termini la preside, dopo esserne stata interessata da coloro che sono presenti sul posto - mancanza di igiene, non solo nei locali di soggiorno ma soprattutto nelle vivande servite a cena con presenza di corpi estranei nei piatti (capelli, elastici, etc.). Si allegano alla presente foto e testimonianza delle lamentele riportateci dagli studenti e dal personale docente. Alla (... ragione sociale della struttura ricettiva...) si chiede di provvedere con la massima urgenza alla pulizia dei locali, con particolare attenzione al servizio di ristorazione, o di consentire il cambio di struttura, al fine di evitare ricorsi per vie legali per l’ottenimento del risarcimento del danno per viaggio di istruzione non adeguato agli standard qualitativi previsti dal contratto».
Il tutto spedito con posta elettronica certificata alle autorità e agli esercenti in indirizzo.

L’hanno chiesto con forza gli studenti, i docenti e i genitori degli studenti. 

La dirigente si è dapprima documentata, poi evidentemente ha ritenuto che neppure lei in prima persona si sarebbe trovata a proprio agio di fronte alle situazioni prospettatele. Quindi ha sposato la causa, infine ha deciso di perorarla nell’interesse proprio e soprattutto dell’Istituzione scolastica che è chiamata a rappresentare. 
Le gite scolastiche, infatti, checché se ne pensi e dica, fanno parte di un’offerta formativa più ampia: da una parte si apprende anche fuori dalle quattro mura del plesso, dall’altra si imparano cose nuove e si socializza sotto il controllo imprescindibile dei professori e delle professoresse. 

Non si può accettare di pagare per essere trattati male, da nessuna parte al mondo. Le repliche del caso le riceverà la professoressa Pagano, se le saranno concesse. Altrimenti, sulla base d’immagini e testimonianze, come annunciato, potrebbe decidersi a muoversi diversamente. Perché poi, alla fine, studenti e docenti sì, ma supini no alla carenza di igiene.

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