Francavilla Fontana, 17enne pestato nella movida: Daspo Willy del questore per i due denunciati

Hanno entrambi 19 anni

Il questore di Brindisi, Annino Gargano
Il questore di Brindisi, Annino Gargano
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Martedì 28 Marzo 2023, 09:24 - Ultimo aggiornamento: 09:26

Il questore di Brindisi, Annino Gargano, ha adottato la misura di prevenzione personale del Daspo Urbano, il cosiddetto “Daspo Willy”, della durata di un anno, nei confronti dei due ragazzi di 19 anni denunciati all’autorità giudiziaria per il petaggio della sera del 22 ottobre dell'anno scorso di un 17enne di Sava a spasso nella movida di Francavilla Fontana. La vittima fu trasportata a Brindisi nell’ospedale "Antonio Perrino" di Brindisi e ricoverata in prognosi riservata nel reparto di Neurochirurgia. Le indagini avviate dal comando compagnia dei carabinieri di Francavilla Fontana, consentirono di individuare e denunciare all’autorità giudiziaria, per il reato di lesioni personali aggravate, due giovani.

Daspo Willy

In conseguenza dei successivi accertamenti espletati dalla Divisione Anticrimine della questura di Brindisi, nell’ambito dell’attività istruttoria amministrativa effettuata nel quadro normativo della Legge n.14/17 (“Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città” che, elenca determinate "misure a tutela del decoro di particolari luoghi” e ne definisce il contorno sanzionatorio di specifica competenza del questore) è stato quindi emesso il provvedimento di “Daspo Willy” che impone ai due denunciati il divieto di accesso e di stazionamento nel luogo dell’aggressione e nelle immediate vicinanze dei pubblici esercizi ivi insistenti per il periodo previsto.

Nella movida

Uno dei due sarebbe il diretto responsabile del pugno inferto sul volto del “rivale”, mentre l’altro avrebbe in qualche modo partecipato ai fatti dopo i quali erano fuggiti a suon di sgomitate tra la folla di coetanei e cosiddetta gente della movida. Era un sabato, le 23 circa. La serata pareva insomma scorrere relativamente tranquilla quando a un certo punto un tonfo ne squarciò la quiete.

La testa di un ragazzo aveva picchiato violentemente sul basolato tra piazza Dante e piazza Umberto I. Qualcuno - diranno i testimoni - gli aveva poco prima sferrato un pugno sul naso e il “bersaglio” era stramazzato al suolo. Fuggi-fuggi generale e chiamata a 118 e carabinieri. Il ragazzo colpito, di Sava, era stato immediatamente trasportato al pronto soccorso prima dell’ospedale Camberlingo di Francavilla Fontana, poi al Perrino di Brindisi.

Frattura dello zigomo

Il minore aveva riportato la frattura dello zigomo sinistro e, in conseguenza della caduta, anche dell’osso occipitale. Il ragazzo è stato poi dimesso con una prognosi di 40 giorni, ora è in fase di ripresa. Nel frattempo, mentre il ferito era trasportato in nosocomio, i carabinieri acquisivano testimonianze e immagini delle telecamere. Le indagini e le ricostruzioni del caso sono procedute spedite per giorni e giorni, fino alla svolta di ieri. La contesa, se così la si può definire, aveva riguardato soltanto tre persone: la vittima - uno studente di 17 anni, incensurato, che frequenta la scuola superiore “Del Prete-Falcone” di Sava e residente nel comune jonico - e due altri suoi semi-coetanei. Gli sviluppi delle indagini hanno poi consentito di raccogliere elementi ritenuti probatori a carico dei due e di ricostruire dettagliatamente la vicenda di piazza Dante.

Una provocazione

Si è giunti a identificare e infine a denunciare due 19enni. Stando alle ricostruzioni da parte delle forze dell’ordine - coordinate dalla Procura di Brindisi - tutto sarebbe nato da una provocazione. Uno dei due 19enni avrebbe mollato, sembra senza motivo alcuno o per pura goliardia, uno schiaffo sulla nuca del 17enne. Quest’ultimo, colto alla sprovvista e irritato, si sarebbe girato e avrebbe chiesto spiegazioni rispetto a quello schiaffo ricevuto mentre era tranquillamente per i fatti suoi. La reazione del 17enne o, meglio, la sua richiesta di spiegazioni, avrebbe poi scatenato le ire di un amico e coetaneo del 19enne che aveva schiaffeggiato. Di qui, da questi futilissimi motivi, sarebbe poi scaturito il pugno in faccia al 17enne preso di mira. L’alterco fra i tre - tengono a sottolineare carabinieri e magistratura - non ha coinvolto altre persone e tantomeno di giovane età

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