Francavilla, 12 miliardi di lire per un centro intermodale mai aperto: il monumento allo spreco va all'asta

Francavilla, 12 miliardi di lire per un centro intermodale mai aperto: il monumento allo spreco va all'asta
di Gianni CANNALIRE
4 Minuti di Lettura
Sabato 25 Settembre 2021, 13:14 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 10:11

Dopo diversi annunci, al via l'asta pubblica per l'abbandonato Centro di Carico Intermodale ubicato in contrada Tiberio a ridosso della zona Pip di Francavilla fontana. L'amministrazione comunale ha avviato la procedura per la locazione della struttura mai entrata in funzione per lo stoccaggio dei prodotti ortofrutticoli. Entro il prossimo 30 novembre le società interessate all'immobile potranno presentare una offerta per la locazione contestualmente ad un progetto per il recupero della struttura. La base d'asta è stata quantificata dagli uffici comunali in 180 mila euro all'anno. Da questa cifra, soggetta al rialzo in fase di gara, potranno essere scomputati in parte i costi per il risanamento e la rifunzionalizzazione degli immobili.
«L'avvio dell'asta pubblica - spiega il sindaco Antonello Denuzzo - segna una discontinuità netta tra le promesse del passato, precocemente naufragate, e la possibilità di un concreto rilancio dell'intermodale. La comunità su questo bene ha investito più di 6 milioni di euro per un progetto ormai fuori dalle logiche di mercato. Con questa procedura pensiamo sia possibile recuperare l'area e, allo stesso tempo, portare sul territorio investimenti e nuova occupazione».

La struttura 


Il Centro di Carico Intermodale si estende su una superficie di circa 12 ettari con un piazzale esterno per la sosta degli automezzi di 400 metri quadri. La struttura originaria si sviluppa in 5 capannoni di circa 2.000 metri quadri e un edificio per uffici di 3000 metri quadri.
«Questa procedura - dichiara l'assessore all'Urbanistica Nicola Lonoce - giunge in un momento storico per lo sviluppo della zona Pip. Risale a poche settimane fa l'approvazione della variante normativa al Pdf che consente alle imprese commerciali e di servizi di insediarsi all'interno dell'area. Si tratta solo di un primo risultato. Infatti, siamo in attesa dell'avvio della Zona Economica Speciale e, al contempo, stiamo lavorando alla variante normativa alle norme tecniche di attuazione della zona Pip. Come amministrazione ci siamo posti l'obiettivo di modernizzare le aree produttive cittadine per favorire l'arrivo di nuovi investimenti. Il rilancio dell'intermodale in questo contesto rappresenta un tassello importante».

Alla società locataria spetterà l'onere di realizzare, con spese a proprio carico, le opere volte al recupero funzionale e all'agibilità della struttura. L'importo di tali lavori sarà scomputato dal canone di locazione stabilito per l'utilizzo del plesso fino alla concorrenza dei 2/3 del suo complessivo ammontare, quale risulterà dall'offerta formulata in sede di gara dall'aggiudicatario.

L'attacco dei vandali


Nel 2011 e nel 2012 l'ufficio Tecnico dovette murare gli ingressi dei vari capannoni per impedirne gli accessi, ripetutamente violati. Nell' ottobre 2012 la Procura regionale della Corte dei Conti di Bari accese i riflettori su quest' opera pubblica acquisendo tutta la corposa documentazione. Nel 2008 Striscia la Notizia fece vedere a milioni di telespettatori il degrado totale della struttura. Il comune di Francavilla, non avendo fatto partire l'opera ha dovuto restituire alla Regione una quota parte del finanziamento, pari a 1.055.579, attraverso un piano di rateizzazione in tre esercizi finanziari per evitare la procedura di recupero coatto che stava per aprirsi nel 2012. Il Comune di Francavilla Fontana dal 2008, da quando ha preso in consegna l'opera pubblica, è costretto a vigilare su ciò che è rimasto in piedi del Centro di Carico Intermodale.

Il costo

Costato 12 miliardi delle vecchie lire, in 13 anni sono stati buttati al vento oltre 70mila euro per sorvegliare un rudere, ovvero ciò che rimane della struttura ultimata il 14 maggio 1998 e mai attivata per lo stoccaggio dei prodotti ortofrutticoli. Dal 2008, da quando cioè il Comune al termine dell'ultimo collaudo, ha preso in consegna l'opera pubblica, è costretto a vigilare con ronde esterne ed interne l'abbandonata struttura situata a ridosso di via Grottaglie. A gridare allo scandalo sono stati nel corso degli anni vari esponenti politici locali per una struttura che continua ad essere una vergogna per questa città.
Il Centro di carico, concepito verso la fine degli anni '80, con i lavori iniziati negli anni '90 venne ultimata 23 anni fa con tanto di fabbricati e celle frigorifere e presentava già all'epoca - come accertarono i collaudatori- un notevole degrado funzionale. Quest'opera pubblica è considerata dai francavillesi e non solo, un monumento allo spreco. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA