Flavia Pennetta si regala Wimbledon e il Roland Garros, Roberta Vinci torna in campo, nel mondo del padel e partecipa al primo Wpt (l'equivalente di un master per il tennis).
Le due principesse del tennis pugliese, la brindisina Flavia e la tarantina Roberta, tornano sulla scena negli stessi giorni, come spinte da una ventata di nostalgia. Hanno reso grandi le proprie città in un passato recente, sono due delle personalità sportive più influenti della Puglia degli anni 2000. E nel 2015 agli Us Open si sfidarono in finale, in quella che resta la pagina più bella di sempre del tennis pugliese. Per la cronaca - e non solo per quella - vinse la brindisina.
La nuova vita di Roberta sui campi di padel
Dal tennis al padel, la Vinci si è rilanciata alla grande.
Flavia a Wimbledon e Roland Garros tra le leggende
Un percorso diverso, invece, quello di Flavia Pennetta. Quarant'anni compiuti da qualche giorno, parteciperà a Wimbledon e al Roland Garros nel torneo riservato alle legend, in coppia con Francesca Schiavone. La brindisina, che vinse quella famosa finale tutta pugliese degli Us Open, oggi vive al fianco di Fabio Fognini. La coppia più bella del tennis, secondo tanti. «Sono davvero onorata di far parte delle Legend di Ita Airways - ha scritto ieri su Instagram - ed entusiasta di avere un aereo con il mio nome, così come tanti altri campioni che hanno portato in alto l'azzurro nel mondo». Rispetto a Roberta, Flavia, è sicuramente meno al centro dell'attività agonistica, ma non ha nessuna intenzione di farsi da parte. Anzi. L'occasione di giocare con le legend è il coronamento di una carriera bellissima, chiusa il 29 ottobre di quel 2015 straordinario. Da lì in poi è sempre rimasta in questo mondo, facendo spesso da inviata per Sky Sport, come commento tecnico, ai grandi eventi di tennis. Brindisina doc, celebre per i tifosi della squadra di calcio una sua visita al Fanuzzi per portare in alto il nome della propria città. Negli ultimi mesi ha più volte sostenuto, a distanza, anche la squadra di basket, facendo anche da testimonial nella scorsa stagione, quando si pensava realmente al sogno scudetto. La Brindisi dello sport deve a lei il traguardo più alto mai toccato. Ha raccontato, subito dopo aver compiuto 40 anni, la love story, da copertina dei giornali, con Fabio Fognini, ancora oggi in attività. Durante il lockdown fu virale un video dei due che giocavano con uno stendipanni utilizzato come rete improvvisata. Decisa in campo, come fuori: il primo bacio tra i due? Lo ha dato lei.
In viaggio con l'amica Francesca Schiavone
Legata a Brindisi, ha raccontato un rapporto forte con le proprie radici, tanto che - pur avendo girato il mondo - alla fine decise di sposarsi ad Ostuni. Andrà al Roland Garros e a Wimbledon, con l'amica di sempre: Francesca Schiavone. Hanno vinto entrambe uno slam, non hanno nessuna intenzione di sfigurare, come ha ammessa anche Flavia. I tornei di questa natura durano appena quattro giorni, sono una passerella ma non del tutto, perché poi quando la palla arriva in campo, vogliono vincere tutti. Appuntamento fissato per giugno. La Pennetta, in realtà, avrebbe dovuto riprendere in mano la racchetta per una sfida contro la Halep già a giugno del 2020, in un evento nel quale ci sarebbe stato Fabio Fognini, poi però fu tutto rinviato - e mai recuperato, essendo un exibition match senza nulla in palio - a causa dell'aumento dei contagi in quel momento. Non scende in campo da quel giorno del 2015, la sua scelta fu chiarissima, fu quella dei grandi sportivi di ieri e di oggi: arrivare al top e ritirarsi, con un oscar alla carriera come gli Us Open da spolverare periodicamente per non dimenticare mai di esser stata grande.
Flavia e Roberta tornano in campo, è il file rouge di un tennis pugliese che oggi vive di grandi promesse e qualche talento in meno, con la porta del cuore sempre aperta sui ricordi di anni bellissimi. Una va a Wimbledon e Roland Garros per esercitare il proprio fascino da legend, l'altra riparte da zero nel padel, con una compagna trentenne e la voglia di vincere qui, magari ancor di più rispetto a quanto fatto nel tennis. E se quella finale degli Us Open non tornerà, restano i ricordi. E un futuro diverso, ma bellissimo per entrambe. Non è finita questa bellissima storia di sport.
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