Scuolabus, servizio gestito al risparmio con truffa ai danni del Comune: due indagati

Scuolabus, servizio gestito al risparmio con truffa ai danni del Comune: due indagati
di Alfonso SPAGNULO
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Domenica 30 Maggio 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 08:11

FASANO - Servizio di trasporto scolastico: la Procura della Repubblica di Brindisi sospetta che ci sia stata una frode nell’esecuzione del contratto di appalto da parte delle ditte che gestiscono il servizio nel Comune di Fasano. Concluse le indagini, che sono state svolte dalla Guardia di Finanza della Compagnia di Fasano, il pm titolare del fascicolo, il sostituto procuratore della Repubblica Pierpaolo Montinaro, ha formalizzato la richiesta di rinvio a giudizio per i legali rappresentanti delle ditte che gestiscono il servizio di trasporto scolastico nel Fasanese. 
Il gup del Tribunale dei Brindisi, Vilma Gilli, ha fissato per il 17 giugno prossimo l’udienza preliminare. Il Comune di Fasano è stato identificato quale parte offesa nell’eventuale processo per frode nelle pubbliche forniture. “Invitata” dal giudice la giunta comunale ha già deliberato di costituire il Comune parte civile e ha affidato la tutela delle proprie ragioni al capo dell’avvocatura comunale Ottavio Carparelli. La contestazione che il magistrato inquirente muove alle due imprese che gestiscono il servizio di trasporto scolastico è che “utilizzavano per l’espletamento del servizio un numero di autoveicoli (11 per l’esattezza) inferiore a quello previsto nel capitolato d’appalto, cioè 17 mezzi”. 

L'inchiesta

Su chi abbia fatto partire le indagini e sull’esito di queste ultime si sa poco o niente. Quello che è certo è che l’attività investigativa è stata svolta dai finanzieri della Compagnia fasanese agli ordini del capitano Domenico Pirrò. Le Fiamme Gialle hanno monitorato l’espletamento del servizio di trasporto scolastico per mesi e, successivamente, hanno riassunto le conclusioni a cui sono giunti in diverse informative che hanno depositato in Procura allegando alle stesse una serie di annotazioni e documentazioni acquisite nel corso delle indagini. Il pm ha poi tratto le conclusioni e ha chiesto al giudice dell’udienza preliminare l’emissione del decreto che dispone il giudizio nei confronti dei due imprenditori. 
Il gup, come detto, deciderà nell’udienza del 17 giugno prossimo. Un fulmine a ciel sereno anche per la stessa Amministrazione in quanto nessuno mai si era lamentato del servizio. Anzi in un certo senso era ampia la soddisfazione da parte degli amministratori sull’operato delle ditte le quali rispettavano orari e, in tempo di Covid, anche tutte le disposizioni anti contagio. 
Non solo nessun disservizio ma anche mani tese. Pare che fossero anche andati incontro alle esigenze della stessa Amministrazione comunale istituendo ex novo una corsa per i bambini di Speziale e Pozzo Faceto.

In tempi di Covid, poi, non è mai accaduto che nei mezzi ci fossero assembramenti. Anzi, dopo l’ordinanza del presidente Michele Emiliano che ha concesso libertà di scelta alle famiglie di mandare o meno i bambini a scuola nei bus scolastici spesso c’erano pochissimi studenti, delle volte nell’ordine di due o tre presenze. Ecco quindi che si attendono gli sviluppi dell’indagine per capire meglio cosa sia accaduto e se è vero che le due ditte non abbiano rispettato il capitolato d’appalto.

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