Rifiuti, D'Attis scrive alla sindaca: «Siamo al collasso, servono scelte forti»

Rifiuti al quartiere Bozzano di Brindisi (foto Max Frigione)
Rifiuti al quartiere Bozzano di Brindisi (foto Max Frigione)
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Lunedì 21 Novembre 2016, 06:30 - Ultimo aggiornamento: 15:12
BRINDISI - È ancora emergenza sul fronte spazzatura in città: se in alcuni quartieri i cassonetti sono stati svuotati nel weekend, in altri rioni - Bozzano, per esempio - fino a ieri sera lo scenario nei pressi dei bidoni si presentava decisamente indecoroso, tra le proteste dei residenti che continuano a segnalare la mancata raccolta.
Il clima di preoccupazione coinvolge anche il mondo politico, e di fronte all’ennesima emergenza è il capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, Mauro D’Attis, a scrivere una lettera-appello alla sindaca Angela Carluccio. L’esponente azzurro, tuttavia, non si limita a sollecitare una risoluzione ai problemi di questi giorni, ma chiede soprattutto “scelte forti”, a fronte di una "situazione ormai ingiustificabile”, e che si riferisce all’intera vicenda-appalto, sin da quando il servizio per la raccolta dei rifiuti è stato affidato alla Ecologica.

La lettera prende spunto dalle proteste dei brindisini, che nei mesi scorsi hanno peraltro pagato la Tari secondo tariffe piuttosto onerose ma evidentemente non all’altezza del servizio ricevuto: “Credo sia evidente quanto il livello di sopportazione, da parte dei cittadini, delle inefficienze del servizio, abbia raggiunto ormai il limite massimo”, scrive D’Attis. “Non ci possono più essere giustificazioni burocratiche o giuridiche a frenare la rabbia di tutti coloro che già lo scorso anno sono stati chiamati a pagare una tariffa Tari tra le più alte in Italia”.
La cronistoria - descritta con dovizia di particolari e citando le varie delibere del caso - prende inizio dal 21 ottobre 2014, quando l’Amministrazione dell’epoca decise di “ordinare alla società Ecologica Pugliese srl di provvedere, per la durata di 6 mesi alla gestione del servizio. La società Monteco, - scrive D’Attis - fu mandata via dalla precedente Amministrazione per ragioni di “scelta politica”, per stessa ammissione in aula consiliare dello stesso ex sindaco Consales”. Da allora una serie di alti e bassi amministrativi. “Rinnovi di ordinanze, contenziosi giudiziario-amministrativi, dichiarazioni pubbliche, denunce, “affermazioni curiose” di politici che addossavano la colpa alla sola maleducazione dei cittadini e, non per ultimo, inchieste giudiziarie con tonnellate di documenti sequestrati dagli organi di polizia”.
Per D’Attis è l’ora di dare una sterzata, e lo dice riferendosi proprio alla sindaca: “Siamo ormai al collasso. Anche Lei, mi permetta, che è ormai in carica da quasi 6 mesi, sull’argomento, non ha ancora dato segnali tangibili di soluzione. La situazione va risolta immediatamente con la capacità che una classe dirigente candidatasi alla guida della città deve avere. Occorre assumersi responsabilità di scelta forti cercando, magari, anche il sostegno delle altre forze politiche”. D’Attis fa infine anche riferimento a quella che al momento è solo una voce che circolerebbe tra i corridoi del Comune, e cioè la possibile conferma del servizio per Ecologica. “A Lei - dice rivolgendosi alla sindaca - confermare che invece non è così. Cosa si aspetta a mandare via la Ecologica Pugliese vista la temporaneità delle ordinanze su cui si poggia il servizio affidato? Cosa si aspetta a prendere provvedimenti per tutti gli errori di formulazione dei bandi di gara che puntualmente vengono stoppati dai ricorsi anche proprio della stessa Ecologica Pugliese che, almeno apparentemente, continua a mantenere il servizio? Quanti sono i sindaci dell’Ambito veramente interessati ad affidare il servizio decennale rinunciando alla propria autonomia di “gestione”?” E infine: “Quale è a oggi il costo della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti urbani nonché dei servizi connessi che determinano il piano tariffario Tari per il 2017?”. È l’ultima domanda. Non sarà l’ultima posizione, in una vicenda infinita. E pesante, come la protesta di chi si ritrova in quartieri-discariche.
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