Al voto per la presidenza della Provincia
La sfida è tra Rossi e Rizzo

Il palazzo della Provincia
Il palazzo della Provincia
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Martedì 30 Ottobre 2018, 21:32
BRINDISI - Dopo le ultime formalità, in particolare le verifiche sul corpo elettorale, urne aperte da questa mattina alle 8 e fino a stasera alle 20 per le elezioni provinciali. Si elegge il nuovo presidente della Provincia ma non il consiglio provinciale che, essendo stato rinnovato a gennaio del 2017, rimarrà in carica ancora fino all’inizio del prossimo anno.
La sfida è il più classico degli scontri tra centrodestra e centrosinistra. Da un lato, il sindaco di Brindisi Riccardo Rossi per lo schieramento di centrosinistra. Dall’altro, il sindaco di San Pietro Vernotico Pasquale Rizzo, che porta la bandiera del centrodestra.
Anche se lo scontro è polarizzato come non accadeva ormai da qualche tempo a palazzo De Leo, i due candidati sono in realtà rappresentanti “anomali” dei due schieramenti in campo. Rizzo, infatti, non ha alcuna tessera e si definisce un indipendente. E anche Rossi non ha tessera ma fa parte di Brindisi Bene Comune ed ha una lunga storia di militanza nei movimenti.
Ma questo è sostanzialmente l’unico tratto in comune tra i due. Per il resto, infatti, anche le modalità di candidatura sono state agli antipodi. Da un lato, Rizzo ha deciso di scendere in campo autonomamente in un momento in cui i coordinatori provinciali dei partiti del centrodestra, che avevano cominciato ad incontrarsi per definire il percorso per arrivare alle elezioni, erano in un momento di stallo. Ed è riuscito ad ottenere il sostegno di tutti i sindaci della sua area, anche quelli più inattesi. Rossi, dal canto suo, è invece l’espressione del tavolo provinciale dei sindaci del centrodestra, che hanno proposto il suo nome dopo un’apposita riunione e lunghe trattative. Ieri, inoltre, Rossi ha incassato il sostegno dei vertici pugliesi del Pd ed in particolare di Teresa Bellanova e Dario Stefàno.
Ad eleggere il nuovo presidente, tuttavia, non saranno i cittadini. Come capita ormai da diversi anni a questa parte, infatti, dopo la riforma Delrio le Province sono diventati enti di secondo grado. E dunque anche le elezioni sono cambiate. A votare sono, in questo caso, i sindaci ed i consiglieri comunali di tutti e venti i Comuni del territorio, che sono 355 in tutto. Il presidente, eletto in questo modo, dura in carica quattro anni mentre il consiglio provinciale solo due.
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