Brindisi al voto: centrosinistra e 5 Stelle su Giuliano, centrodestra e centro divisi tra Marchionna e Guadalupi

Giuseppe Conte, Valentina Palmisano, Roberto Fusco e Salvatore Giuliano
Giuseppe Conte, Valentina Palmisano, Roberto Fusco e Salvatore Giuliano
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Giovedì 9 Marzo 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 07:59

Un nome “terzo”, sempre espressione del Movimento 5 Stelle, per andare oltre l’impasse sul candidato sindaco a Brindisi.

Giuliano supera Fusco

Da qualche ora, ormai, sembra prendere quota come possibile espressione unitaria del cosiddetto fronte progressista, composto da Pd, diverse sigle di sinistra, civiche e M5S il nome del preside ed ex sottosegretario all’Istruzione Salvatore Giuliano. Che, a questo punto, avrebbe perfino superato Roberto Fusco come possibilità di diventare, alla fine, il candidato sindaco di un’alleanza che è ancora in fase di costruzione e che, come lascia intendere il sindaco Riccardo Rossi, di programmi avrebbe discusso solo in maniera superficiale e con enunciazioni di principio, tralasciando nodi fondamentali come la rimodulazione del Piano di riequilibrio finanziario pluriennale. Il nome di Giuliano è sempre stato pronunciato, per la verità, dopo quello di Fusco quando si discuteva dei possibili candidati alla carica di sindaco che i 5 Stelle avrebbero voluto portare al tavolo di coalizione del centrosinistra. Ma, forte anche del rapporto diretto con il presidente del Movimento Giuseppe Conte, Fusco è sempre stato dato come il candidato più probabile. Anzi, praticamente certo. Anche perché Giuliano ha sempre detto molto chiaramente di non avere alcuna ambizione da primo cittadino. Ma il veto del M5S nei confronti di Rossi, mai negato ma anzi apertamente rivendicato dal vice presidente Mario Turco, avrebbe prodotto come effetto “collaterale” il contro-veto da parte del centrosinistra nei confronti dell’avvocato.

Azzerate le prime richieste, ora si può discutere

Del resto, Fusco non è l’unico ad avere ottenuto un risultato lusinghiero in occasione dell’appuntamento con le ultime elezioni politiche. Sia lui che Giuliano, infatti, hanno attirato molti voti “di opinione” incassando più preferenze rispetto a quelle espresse nei confronti del Movimento 5 Stelle. Segno del fatto che è riconosciuta loro una certa autorevolezza, quanto meno professionale. E così, azzerare le richieste da un lato e dall’altro, ripartendo con un nome - per l’appunto - terzo rispetto a quelli di Rossi e Fusco, potrebbe davvero rappresentare l’unica possibilità di convergenza di Pd, movimenti di centrosinistra, civiche e M5S.

L'ipotesi corsa solitaria di Rossi, Bbc e civiche

Anche se, ad oggi, sembra davvero difficile che Brindisi Bene Comune ed altre forze del polo progressista possano davvero lasciar passare la decisione di non concedere a Rossi la riconferma. Cosa che, per Vincenzo Guadalupi (come del resto per altri), il primo cittadino uscente meriterebbe. Molto più verosimile che, al contrario, almeno Bbc ed Europa Verde decidano di schierarsi al fianco del sindaco, che a questo punto porterebbe avanti una battaglia di testimonianza per rivendicare la vera continuità con gli ultimi cinque anni di amministrazione. Del resto, è lo stesso Rossi a chiedersi come possa chi, ancora oggi, fa valere il fatto di avere rappresentato, proprio in questi cinque anni, l’opposizione al governo dell’attuale sindaco, presentarsi come rappresentante della continuità. Sottolineando come, nonostante più di una settimana di tavoli programmatici, non vi sia ancora chiarezza su come affrontare le questioni cruciali per la città e l’amministrazione.

Forza Italia insiste su Marchionna

Non è stata certamente accolta con favore l’accelerazione (di parte) del Terzo polo, che nei prossimi giorni dovrebbe chiedere a Pietro Guadalupi la disponibilità alla candidatura a sindaco di Brindisi. Non da Forza Italia, Lega, Idea e gli altri partiti e movimenti che nei giorni scorsi avevano provato a costruire l’unità del centrodestra intorno al nome dell’ex sindaco Giuseppe Marchionna. Che, rompendo il silenzio, spiega: «Avevo detto di essere disponibile a condizione che ci fosse una convergenza significativa da parte di uno schieramento sufficientemente rappresentativo ma non, sia chiaro, necessariamente unanime. Prendo atto dalle cronache che, ancora oggi, partiti e movimenti che si ricollegano a questa iniziativa, non hanno ancora del tutto risolto i loro problemi. Attendo di verificare se ci riusciranno o meno.

Solo a quel punto, potrò dire la parola definitiva».

Guadalupi e il rischio spaccatura nel centrodestra

Ma l'unità del centrodestra sembra seriamente a rischio, alla luce della possibile chiamata in causa di Guadalupi da almeno parte del fronte centrista, composto in particolare da Partito Repubblicano, Brindisi a Colori, Casa dei Liberali e Senso Civico. Restano invece ancora da chiarire i dubbi rispetto al collocamento di Azione e Movimento Regione Salento. Come, per la verità, di Fratelli d’Italia. Dubbi rafforzati dall’incontro di ieri tra Pasquale Luperti, Massimiliano Oggiano ed il coordinatore provinciale di FdI Luigi Caroli.

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