Niente apparentamenti né, probabilmente, inviti al voto a Brindisi. Al termine della data massima per le alleanze, quindi, né Riccardo Rossi né Pasquale Luperti hanno trovato l'accordo: per entrambi, l'opzione in campo era quella con Roberto Fusco. In particolare, le trattative tra la coalizione di centro sinistra e quella con Movimento Regione Salento ed Uguaglianza cittadina è andata avanti sino a sera ma si è conclusa con un nulla di fatto. Luperti in una nota ha spiegato: «Proseguiremo in maniera compatta il cammino politico anche in futuro. Avremmo sottoscritto accordi elettorali relativi al turno di ballottaggio solo in presenza di apparentamenti ufficiali, con l'obiettivo di consentire ad altri nostri candidati di risultare eletti e di far inserire alcuni punti del nostro programma in quello del candidato sindaco di riferimento».
Intese che però, «non sono state realizzabili per comprensibili motivazioni legate ad equilibri all'interno delle singole forze politiche delle altre coalizioni.
Dal fronte di Rossi, sindaco uscente e candidato con la lista formata Brindisi Bene Comune Alleanza Verdi e sinistra per ora non c'è alcun commento, avendo rimandato tutto alla giornata di oggi ma da quanto trapela anche da lì non ci sarà alcuna indicazione di apparentamento.
Gli scenari
Se da un lato, quindi, parte dei voti del primo turno sono pienamente contendibili, le decisioni di Luperti e Rossi dall'altro sciolgono l'intricata matassa relativa a chi si andrà a sedere in consiglio nel caso di vittoria di Fusco o Giuseppe Marchionna. Quest'ultimo guida una coalizione con Forza Italia, Lega, Fratelli d'Italia, Casa dei Moderati, Partito Repubblicano e Marchionna Sindaco ha ottenuto 17.993 voti ovvero il 44 per cento delle preferenze, e Roberto Fusco che, invece, con Partito democratico, Movimento 5 Stelle, Impegno per Brindisi, Ora tocca a noi e la civica Fusco Sindaco, ha ottenuto 13.579 voti ed il 32,32 per cento delle preferenze. Terzo era arrivato Luperti, con il 12.54 percento, e quarto Rossi, con il 10.14 percento. Nel caso di successo della coalizione di centrodestra, infatti, la rappresentanza più numerosa nell'aula Caiati sarebbe quella di Forza Italia, dove entrerebbero Gianluca Quarta, Livia Antonucci, Cosimo Elmo, Caterina Cozzolino, Teodoro Pierri, Luca Tondi. Quindi, per la Casa dei Moderati, ci saranno Luciano Loiacono e Raffaele De Maria, per la Lega Ercole Saponaro (Lega), per la lista Marchionna Sindaco Antonio Bruno, Teodoro Scarano ed Antonella Maglie, per il Partito Repubblicano Gabriele Antonino, Veronica Mastrogiacomo ed Alessandro Miceli, per Fratelli d'Italia Massimiliano Oggiano, Mario Vantaggiato, Maria Lucia Borromeo, Cesare Mevoli e Roberto Quarta (FdI). Rossi sarebbe il solo eletto tra i suoi, mentre con Luperti, per Movimento Regione Salento, ci sarà Michelangelo Greco. La pattuglia di Fusco sarebbe formata dal Partito democratico con Francesco Cannalire, Alessio Carbonella, Giampaolo D'Onofrio, Denise Aggiano, dal Movimento 5 stelle con Pierpaolo Strippoli da Impegno per Brindisi con Alessandro Antonino e Salvatore Giannace, da Fusco Sindaco con Diego Rachiero.
Se, viceversa, fosse Fusco a prevalere, il consiglio comunale sarebbe composto da Cannalire, Carbonella, D'Onofrio, Aggiano, Rosella Gentile, Maurizio Pesari, Tiziana Brigante, Isabella Lettori e Giuseppe Massaro (Pd), Alessandro Antonino, Giannace, Luca Volpe ed Antonio Manfreda (IxB), Strippoli, Valeria Puca e Paolo Le Grazie (M5s), Rachiero, Francesco D'Aprile ed Oronzo Minno ( Fusco Sindaco), Giulio Gazzaneo per Ora tocca a noi, Rossi, Luperti, Greco (Mrs), Marchionna, Quarta, Antonucci, Elmo (FI), Loiacono (Moderati), Bruno ( Marchionna Sindaco), Gabriele Antonino (Pri), Oggiano e Vantaggiato (FdI).