Droghe sintetiche per i rave party bolognesi: indagati tre salentini

Droghe sintetiche per i rave party bolognesi: indagati tre salentini
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Sabato 2 Aprile 2016, 11:53 - Ultimo aggiornamento: 12:04
Ci sono anche tre salentini tra gli indagati dalla Polizia di Bologna nell'ambito dell'operazione “Due torri”:
si tratta di Daniele Greco, leccese di 28 anni, Roberto Muci, 33 anni, di Lecce, Pancrazio Mangia, 34anni di Brindisi. Rispondono, a vario titolo, di traffico internazionale e spaccio continuato di stupefacenti.

A stringere il cerchio attorno ai giovani l'operazione portata a termine dalla Polizia di Bologna, che ha sgominato un'intera organizzazione per importare droga dall'Olanda e venderla in Italia. Secondo gli investigatori, le droghe sintetiche erano smerciate soprattutto in occasione di feste e rave party, oltre che nella zona universitaria di Bologna. Il giro d'affari sarebbe stato molto consistente: un kg di anfetamine pure comprata in Olanda a circa 7-8.000 euro avrebbe reso con lo spaccio al dettaglio fino a 100.000 euro, considerando un costo medio di 20 euro per una dose da 0,20 grammi.
Fra i personaggi coinvolti c'è anche un noto dj di feste techno, Paride Lavota, 30enne di Roma raggiunto ieri da un obbligo di dimora: l'uomo era stato arrestato in flagranza nel giugno 2015 insieme ad Azzurra Venturoli, 33enne di Portomaggiore (Ferrara), all'aeroporto di Orio al Serio, mentre rientravano dall'Olanda con 640 grammi di chetamina liquida nascosta in un contenitore di sapone. Fra gli altri destinatari di provvedimenti ci sono Pasquale Campolongo, 24 anni di Cosenza, e i due tunisini Imed Dhahbi, 45 anni e Mounir Othman, 36 anni, tutti in carcere; mentre hanno ricevuto un obbligo di dimore Raffaele Scarpiello, 33 anni di Foggia, Melania Galli, 25 anni di Codigoro (Ferrara).
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