Dopo il litigio impugna la pistola: spari tra i tavolini della movida

Dopo il litigio impugna la pistola: spari tra i tavolini della movida
di Alfonso SPAGNULO
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Giovedì 4 Luglio 2019, 10:44 - Ultimo aggiornamento: 12:43
Una serata di follia che solo per puro caso non ha provocato feriti o addirittura vittime. Una banale lite che si trasforma in una sparatoria tra la folla che passeggiava sull'area portuale di Torre Canne, nota frazione balneare fasanese. I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Fasano, nella tarda serata di martedì, hanno arrestato in flagranza di reato di tentato omicidio, porto in luogo pubblico di arma clandestina, alterazione di armi, minaccia aggravata, esplosioni pericolose, ricettazione e danneggiamento, il 25enne di Pezze di Greco Leonardo Potenza.

L'uomo, già noto alle forze dell'ordine per precedenti vicissitudini di natura penale, nelle adiacenze del porto di Torre Canne, ha sfondato la sbarra che delimita l'accesso degli autoveicoli alla banchina del porto. Dopo di che ha innescato una furibonda lite, scaturita per futili motivi (pare per una ragazza) con due passanti tra i quali una guardia particolare giurata e un operaio entrambi torrecannesi. Gli animi si sono accesi a tal punto che stava per scoppiare una rissa ma l'intervento di altre persone ha scongiurato il peggio. Ma Potenza, in evidente stato di alterazione psicofisica, si è allontanato alla guida di un'auto urlando che sarebbe tornato per farsi giustizia da solo.

Nel frattempo alcuni esercenti dell'area, impauriti da quanto accaduto e preoccupati del fatto che ci fosse tanta gente, ha allertato le forze dell'ordine tanto che una pattuglia dei Carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Fasano è giunta sul posto nel giro di pochi minuti. I militari dell'Arma stavano ascoltando le testimonianze relative alla lite quando Potenza è tornato a Torre Canne, ha raggiunto alcuni scogli distanti circa 40 metri dal luogo del litigio, nascondendosi. Da li ha esploso due colpi di arma da fuoco ad altezza uomo, in direzione delle due persone con le quali aveva avuto la discussione e alla presenza dei Carabinieri intenti, come detto, a capire cosa fosse accaduto. I colpi solo per fortuna non hanno colpito nessuno ma hanno creato momenti di apprensione e panico tra le persone che affollavano a quell'ora la località balneare.

Il 25enne, dopo aver esploso i due colpi di pistola, si è dato alla fuga a piedi sulla scogliera dove però è stato raggiunto, bloccato e immobilizzato, al termine di inseguimento, dai Carabinieri che lo hanno trovato in possesso di una pistola marca Beretta cal. 7.65, con matricola abrasa (espediente che di fatto l'ha resa un'arma clandestina), custodita in un borsello. Dall'esame è risultato che la canna dell'arma era stata filettata, alterandola per l'installazione di un dispositivo artigianale con funzione di silenziatore. Sempre nel borsello, è stato rinvenuto un caricatore in dotazione alla stessa arma.

Il successivo sopralluogo ha permesso di rinvenire a terra, sulla scogliera, un'ogiva del medesimo calibro dell'arma, sottoposta a sequestro unitamente alla pistola. Dalla ricostruzione dell'intera vicenda e dai testimoni presenti all'evento, è emerso che Leonardo Potenza, a seguito del diverbio avuto con le altre persone, si era allontanato per poi ritornare a bordo di una Fiat Panda, con la quale, a folle velocità, ha danneggiato anche alcuni tavoli e sedie collocate nelle adiacenze di due locali pubblici dell'area. L'uomo aveva distrutto anche la sbarra che delimita l'accesso delle autovetture alla banchina in concessione, mettendo pertanto a rischio l'incolumità delle persone che erano a passeggio lungo quel tratto di strada. L'arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato portato nel carcere di Brindisi a disposizione dell'Autorità Giudiziaria. Indagini per risalire alla provenienza dell'arma: Occorrerà capire se sia stata già utilizzata per altri eventi criminosi e come mai il 25enne di Pezze di Greco ne fosse in possesso.
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