Puglia, la carica delle donne del vino. E il Salento traina il comparto

Donne del vino
Donne del vino
di Oronzo MARTUCCI
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Lunedì 26 Aprile 2021, 08:03 - Ultimo aggiornamento: 11:43

Novecento associate in tutta Italia, con una presenza molta alta in Piemonte e nella provincia di Cuneo (terra del Barolo) e 54 associate in Puglia e 8 in provincia di Brindisi: sono i numeri dell'associazione nazionale Le Donne del Vino, fondata nel 1988 con l'obiettivo di promuovere la cultura del vino e il ruolo delle donne nella filiera produttiva enologica. In Puglia l'associazione è presieduta da Marianna Cardone, impegnata nell'azienda agricola di famiglia di Locorotondo, un'area geografica dove si produce l'omonimo vino doc (denominazione di origine controllata) anche con uve provenienti dai territori limitrofi di Cisternino e in parte di Fasano.

L'azione delle associate


Le Donne del Vino sono imprenditrici, gestiscono più di un'attività (cantina, agriturismo, ristorazione). Nel sito dell'associazione si spiega che esse sono dinamiche, aperte all'innovazione, viaggiano, sono informate e partecipano a fiere nazionali e internazionali. Negli anni Le Donne del Vino si sono distinte per le azioni finalizzate allo sviluppo sostenibile dei territori agricoli e la salvaguardia del patrimonio dei vitigni autoctoni rari e dei vigneti storici. Le Donne del Vino sono particolarmente attive nella formazione e, attraverso la scelta di un tema annuale e La Festa nazionale dell'Associazione, in concomitanza con l'8 marzo, mettono in evidenza specifici argomenti, come ad esempio il loro apporto al nuovo look del vino.
La presenza della donne del settore in Puglia si è rafforzata negli ultimi 20 anni, posto che il settore dell'enologia era fondamentalmente maschilista. Ora le donne si occupano di attività di marketing, di innovazione di prodotti, di internazionalizzazione, ma anche di vinificazione e di gestione delle cantine. Molte aziende storiche hanno ormai affidato ruoli sempre più significative alle donne di famiglia. Proprio queste donne stanno rafforzando le attività produttive e la penetrazione dei marchi di famiglia sui mercati nazionali e internazionali.

I vini Doc in Puglia

La Puglia è la Regione con il maggior numero di vini doc d'Italia, 28, ai quali si aggiungono 4 vini Docg (Denominazione di origine controllata e garantita) e 6 Igt (Indicazione geografica tipica).
Le aree storicamente vocate alla produzione del vino sono quelle del Nord Salento, della provincia di Brindisi e della Valle d'Itria.
Oltre al Locorotondo (vino bianco), un altro vino doc bianco viene prodotto a Martina Franca (con uve prodotte nel comune, a Ceglie Messapica, Alberobello, Cisternino e parte del territorio di Ostuni). Ostuni dà il nome a due vini doc: Bianco e Ottavianello (rosso), entrambi realizzati con uve prodotte nei vigneti di Ostuni, Carovigno, San Vito dei Normanni, San Michele Salentino e in parte del territorio di Ceglie Messapica, Latiano e Brindisi. L'Ottavianello, pur essendo stato il primo vino doc della provincia di Brindisi, negli ultimi anni stava quasi scomparendo. Piccole aziende hanno ripreso la produzione con buoni risultati, posto che i consumatori ne apprezzano la qualità. Il successo dell'Ottavianello negli anni 70 e 80 andò di pari passo con lo sviluppo della Cantina sociale De Laurentis che prese il nome di uno dei fondatori Pietro De Laurentis. Un'altra area di produzione è collegata al Brindisi doc, vino prodotto da vigneti localizzati nei territori del capoluogo e di Mesagne. Altri vini doc prodotti anche con uve provenienti dalla provincia di Brindisi sono lo Squinzano (Squinzano, San Pietro, Torchiarolo, Novoli e altri comuni salentini), il Primitivo di Manduria e il Salice Salentino.

Vent'anni di crescita


Alla fine del secolo scorso, lo svellimento dei vigneti, incentivati dall'Unione europea, provocò una forte riduzione della produzione di vino in tutta la Puglia.

Nell'ultimo ventennio, la produzione è tornata a crescere, insieme alla qualità. Di pari passo è cresciuta anche la presenza delle donne nelle aziende agricole, come emerge dalla costituzione dell'Associazione Donne del Vino. Così come è cresciuto l'interesse delle donne e la partecipazione delle stesse ai corsi di sommelier. E non si tratta di una presenza decorativa o marginale ma di un impegno che può diventare sempre più un valore aggiunto.

Chi sono

Le donne del vino pugliesi sono 54 e sono presiedute da Marianna Cardone di Locorotondo. Alessandra Barnaba, sommelier (Valenzano); Maria Teresa Basile, produttrice azienda Varvaglione (Leporano); Francesca Bruni, produttrice Vertere (Taranto); Angela Caiaffa, produttrice Caiaffa Vini (Cerignola); Marianna Cardone, produttrice Cardone Vini (Locorotondo) Stefania Carlucci, sommelier (Oria); Maria Carmela Cipriani, Gaia explorer (Triggiano); Vittoria Cisonno, socia onoraria ( Bari); Margherita Curri, ristorante U Curdunn (Locorotondo); Anna Laura D'Alessio (giornalista) Foggia; Maria Teresa D'Arcangelo, socia onoraria (Bari); Roberta D'Arpa, produttrice Cantine Paolo Leo (San Donaci); D'Onghia Antonietta, sommelier (Noci); Daniela Damiano (Taranto); Anna Maria De Luca (Novoli); Maria Dell'Erba (sommelier) Lecce; Maria Roberta Di Mattina, produttrice Cantine Enotria (Guagnano); Giuseppina Di Nubila, sommelier (Bari); Ilaria Pamela Donateo, enoteca Antichi Sapori (Porto Cesareo); Anna Elisabetta Fauzzi, sommelier (Noci); Rosachiara Forcignanò, sommelier (Lecce); Adele Galetta, giornalista (Ceglie Messapica); Mariagrazia Garofano, produttrice L'Antico Palmento (Manduria); Renata Garofano, produttrice Garofano Vigneti (Copertino); Anna Gennari, consorzio produttori vini (Manduria); Simona Giacobbi, giornalista (Conversano); Gianfreda Emanuela, enologa masserie Jorche (Torricella); Dalila Gianfreda, produttrice masseria Jorche (Torricella); Sonia Imperatore, produttrice (Adelfia); Lucia Leone, sommelier Masseria Il Fantoio (Ostuni); Romina Leopardi, produttrice Tenute Rubino (Brindisi); Alessandra Lofino, giornalista (Bari); Mariacinzia Loparco, sommelier (Locorotondo); Marika Maggi, produttrice (Lucera); Graziana Mairorano, enotecaria (Ostuni); Mariarita Mapelli, sommelier (Taranto); Lina Memmo, produttrice Castello Monaci ( Salice Salentino); Amma Marie Messa, giornalista (Bari); Mariachiara Minoia (Veglie); Barbara Mottura, produttrice (Tuglie); Maddalena Nuzzi, sommelier (Noci); Ilaria Oliva, sommelier (San Vito dei Normanni); Lenka Niedobova, produttrice Apollonio (Monteroni); Jessica Niglio, giornalista (Carmiano); Maria Giuseppina Saponari; Alessandra Quarta, azienda Claudio Quarta Vignaiolo (Guagnano); Filomena Saponari (Castellana Grotte); Maria Giuseppina Saponari (Conversano); Elvezia Sbalchiero (Noci); Antonella Scatigna, ristoratrice (Locorondo); Vittoria Seracca Guerrieri, produttrice Castello Monaci (Salice Salentino); Sabrina Soloperto, produttrice (Manduria); Giuseppina Terribile, produttrice (Galatina); Mariella Urcioli (Andria); Maria Teresa Vallone, produttrice (Lecce); Marzia Varvaglione, produttrice (Leporano).
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