Schiaffo al biscotto cegliese: perde il presidio Slow Food

Schiaffo al biscotto cegliese: perde il presidio Slow Food
di Maria GIOIA
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Giovedì 4 Maggio 2023, 21:27

Non c’è pace per il biscotto di Ceglie Messapica. Questa volta il dolcetto di mandorla simbolo della città d’arte e terra di gastronomia è finito al centro di una querelle locale innescata dal circolo cittadino del Partito democratico che ha attaccato l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Angelo Palmisano, in merito alla sospensione del presidio Slow Food. Sospensione, questa, di cui ha parlato in consiglio comunale proprio il primo cittadino, spiegando di aver iniziato un percorso che mira a riprendere il marchio. Ma come mai si è giunti a questo punto?
La vicenda non è semplice da ricostruire, se si tiene conto delle diverse voci delle parti chiamate in causa per spiegare quanto accaduto al presidio, ottenuto anni fa dal consorzio per la tutela e la valorizzazione del biscotto cegliese. 

Il presidente Nacci


Tra queste voci, il primo a fornire la sua versione dei fatti per fare chiarezza sulla posizione del consorzio, è stato il presidente, Francesco Nacci: «Dopo la pandemia, noi del consorzio di tutela e valorizzazione del biscotto cegliese abbiamo deciso di interrompere la collaborazione con Slow Food con cui non c’era più sintonia.

In poche parole, dopo 15 anni di lavoro e di impegno economico documentato, sostenuto da tutti i produttori del consorzio cegliese, non eravamo più disponibili ad andare avanti alle loro condizioni. Ma il consorzio esiste e continua a lavorare e ad impegnarsi per il biscotto cegliese, il nostro progetto va avanti più forte di prima, anzi si sono unite a noi altre aziende che prima non intendevano stare a determinate condizioni. Slow Food può avere il presidio, noi vogliamo continuare a tenere la dignità». E ha aggiunto: «La nostra decisione è stata assunta autonomamente, anche perché sapevamo che l’amministrazione comunale non ci sarebbe venuta dietro. Negli anni abbiamo presentato diverse iniziative, ma dal municipio non abbiamo ricevuto mai risposta. Noi vogliamo continuare a salvaguardare questa comunità di agricoltori, pasticcerie, ristoranti e forni».

La polemica politica


Mentre, nell’innescare la polemica contro l’amministrazione, il Pd ha sostenuto: «Nel Dup del Comune, tra gli obiettivi strategici, si parla di “iniziative di promozione del Biscotto Cegliese Presidio Slow Food”, lasciando inalterato il riconoscimento, come se non fosse successo nulla. Nella parte operativa dello strumento di programmazione amministrativo, come impegno del 2023, si parla della realizzazione di un cd sul Biscotto. Non diventa difficile capire la pochezza dell’intervento amministrativo. Nessun impegno al recupero dell’importante riconoscimento e nessun impegno a voler dare consistenza alla collaborazione con il Consorzio di tutela del Biscotto Cegliese». E ha sottolineato: «Riteniamo che non sia da amministratori responsabili mettere la testa sotto la sabbia. A nostro parere occorre organizzare con urgenza un nuovo tavolo tecnico - istituzionale a cui l’ente comunale deve assicurare la massima attenzione con atti amministrativi di impegno economico e piena collaborazione con gli operatori associati, provando a fare opera di sensibilizzazione verso i tanti ancora refrattari a comprendere le grandi potenzialità nel fare squadra». 

Ma il sindaco ha smentito il Pd, lanciando una frecciata pure a Nacci: «Abbiamo perso il presidio per questioni che non riguardano l’amministrazione. So qual è il motivo, ma non mi interessa parlarne. Chi rappresenta il consorzio del biscotto dovrebbe fare ammenda. Adesso noi stiamo lavorando con Slow Food per riavere il marchio, abbiamo riformato il gruppo di produttori e siamo sulla buona strada. Il Pd può stare tranquillo siamo impegnati da mesi su questo progetto con diversi tavoli tecnici e siamo a buon punto».

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