Dagli studi in medicina al sacerdozio: chi è don Giorgio, il brindisino nella Diocesi del Papa

Dagli studi in medicina al sacerdozio: chi è don Giorgio, il brindisino nella Diocesi del Papa
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Giovedì 22 Aprile 2021, 09:20 - Ultimo aggiornamento: 25 Aprile, 19:03

Domenica mattina, nella Basilica di San Pietro, Papa Francesco ordinerà none nuovi sacerdoti per la diocesi di Roma. Tra questi c'è anche il brindisino Giorgio De Iuri, classe 1992. Dagli studi in medicina alla scelta di entrare in seminario: una scelta consapevole la sua di condurre una vita di fede seguendo la volontà del Signore.

La vocazione e il percorso religioso


«Il desiderio della vocazione racconta il futuro sacerdote - è nato in me quando avevo circa 15 anni, ma lo avevo un po' accantonato. Si è poi riacceso nei primi anni che ho vissuto qui a Roma da studente fuori sede, grazie all'accoglienza che ho ricevuto nella parrocchia di Santa Galla. Nella preghiera - sottolinea - ho fatto esperienza diretta del fatto che il Signore c'era e non mi chiedeva nulla. Questa è la grazia, l'amore gratuito del Signore».
Domenica mattina alle ore 9 nella Basilica di San Pietro, Papa Francesco, da vescovo di Roma, tornerà ad ordinare i sacerdoti per la sua diocesi. Lo scorso anno le ordinazioni presbiterali furono posticipate e celebrate dal cardinale vicario Angelo De Donatis a San Giovanni in Laterano per via della pandemia; ma domenica, sarà nuovamente il Pontefice a presiedere il rito nella basilica di San Pietro e nella domenica del Buon Pastore. Sono nove in tutti i giovani che insieme a Giorgio saranno consacrati e che si sono formati nei diversi seminari diocesani. Hanno un'età compresa tra i 26 e i 43 anni.

 

Dall'ex calciatore all'aspirante regista: la squadra dei giovani sacerdoti 


Tutti con storie personali alle spalle. Tra loro, un ex regista e una promessa del calcio della Roma. Originario della Romania è Georg Marius Bogdan. Salvatore Marco Montone, 32 anni, arriva dalla Calabria; si era trasferito a Roma per gli studi universitari. Per lui sono state particolarmente importanti le esperienze di servizio con la Caritas diocesana: «Ho sperimentato davvero quella chiesa ospedale da campò di cui ci parla Papa Francesco». Esperienza simile per Diego Armando Barrera Parra, ventisettenne colombiano: «Una volta finito il liceo, in Colombia - racconta -, facevo volontariato nel carcere minorile e in una fondazione per tossicodipendenti. Lì è nato il mio desiderio di poter aiutare e servire il prossimo per sempre». Il più giovane dei nove diaconi è Manuel Secci, ventiseienne romano, cresciuto a Torre Angela nella parrocchia dei Santi Simone e Giuda Taddeo. Al Seminario Maggiore ha studiato Salvatore Lucchesi, siciliano di 43 anni. Mateus Enrique Ataide da Cruz, 29 anni, è nato in Brasile, a Afogados da Ingazeiras, e si è trasferito a Roma sette anni fa, per frequentare il Seminario della Madonna del Divino Amore. Riccardo Cendamo, del Redemptoris Mater, quarantenne, sognava invece di diventare regista, e per qualche anno lo ha anche fatto. Ma poi ha capito che non era quella la sua strada. O l'ultimo di quattro fratelli Samuel Piermarini, 28 anni e una grande passione per il pallone. «Giocavo ad alti livelli, la Roma mi chiamò per fare un provino - ricorda -. Alla fine dell'allenamento mi chiamò Stramaccioni e mi disse: Allora Piermarini, puoi firmare con noi!'. Ma io risposi che non me la sentivo».
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