Strage alla "Morvillo": diffamato il procuratore Dinapoli, condanna in Tribunale

Marco Dinapoli
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Lunedì 3 Luglio 2017, 12:37 - Ultimo aggiornamento: 4 Luglio, 13:50
BRINDISI - Il Tribunale di Milano con sentenza del 28 giugno ha accolto una richiesta di risarcimento del danno formulata da Marco Dinapoli, già procuratore della Repubblica di Brindisi, per il contenuto “diffamatorio” dell’articolo di stampa pubblicato il 5 dicembre 2012  sul quotidiano “Il Giornale” sia nell’edizione cartacea che in quella informatica, dal titolo “Il patto shock del pm col bombarolo di Brindisi”. L’articolo risale a un periodo successivo alla chiusura delle indagini sull’attentato del 19 maggio 2012 davanti alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi in cui perse la vita Melissa Bassi, 16 anni, e rimasero ferite nove persone: Dinapoli era stato sottoposto a un procedimento disciplinare perché accusato di “interferenze illecite” nell’attività della Dda di Lecce a cui il fascicolo era stato trasferito una volta contestata all’autore della strage, Giovanni Vantaggiato, l’aggravante della finalità terroristica. Dinapoli è stato completamente assolto dalla Corte di Cassazione per insussistenza degli addebiti.
Il Tribunale di Milano, accogliendo le tesi degli avvocati Ettore Gorini e Francesco Dinapoli, ritenuta la natura diffamatoria dell’articolo stampa, ha condannato al risarcimento del danno ed al pagamento delle spese processuali l’autore dell’articolo Gian Marco Chiocci, il direttore responsabile Alessandro Sallusti, nonché gli editori Società europea di Edizioni spa e Il Giornale online srl.
Il Giudice ha inoltre disposto la pubblicazione della sentenza, a caratteri doppi dell’ordinario sul quotidiano Corriere della Sera, a spese dei convenuti, e la rimozione dal sito informatico “Il Giornale.it” del titolo, sottotitolo, occhiello e dei passaggi dell’articolo come riportati nella motivazione.
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