Lottizzazione abusiva: sequestrate 20 villette sul mare

Carabinieri forestali
Carabinieri forestali
di Danilo SANTORO
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Venerdì 19 Aprile 2019, 09:54
Lottizzazione abusiva: sequestrato un complesso turistico-residenziale a Torre Santa Sabina. Stop alla costruzione di 20 villette con affaccio sul mare lungo la costa di Carovigno. L'area interessata, nei pressi di una antica lama, si trova a Carisciola, sul versante nord del litorale brindisino. Denunciato il proprietario e costruttore: P. T., 74 anni di Carovigno.
Secondo gli accertamenti da parte della Procura di Brindisi l'imprenditore avrebbe, anche, presentato attestazioni false per ricevere le autorizzazioni a costruire. Il sequestro è stato operato dai carabinieri forestali di Ostuni. I militari hanno apposto i sigilli all'intero cantiere, ancora in fase di costruzione, che secondo l'idea progettuale sarebbe stato completato con la realizzazione di 20 unità abitative. Un iter procedurale che andava avanti da anni lungo la costa di Carovigno e che aveva visto anche contenziosi davanti al Tar ed al Consiglio di Stato. Dall'avvio del cantiere ad oggi più volte i tribunali sono stati interessati nel valutare le istanze provenienti dai proprietari nel richiedere autorizzazioni per il progetto.
Così come anche uffici regionali e comunali hanno valutato i vincoli presenti nell'area per rispondere alle istanze dei privati interessati a costruire le villette a poche decine di metri dal mare. Ora è intervenuta la magistratura a stoppare, almeno per il momento, la realizzazione delle residenze. Contestate una serie di violazioni, ad iniziare secondo gli inquirenti- da un titolo edificatorio illegittimo, da cui è poi scaturita la lottizzazione abusiva, ai sensi delle norme previste nel Testo Unico dell'Edilizia e per il Codice dei beni culturali e del paesaggio. «Il complesso edilizio va ad interessare in parte la fascia di rispetto di una lama torrentizia che lo lambisce, ad una distanza inferiore ai 60 metri, e quindi sottoposta a vincolo paesaggistico secondo il piano regionale (Pptr)». Così nel documento prodotto dagli investigatori della Città Binca intervenuti a Torre Santa Sabina. L'attività investigativa da parte dei forestali ha fatto emergere la presunta falsa attestazione sulla distanza superiore del cantiere dalla zona umida e carsica, con macchia mediterranea, a poche decine di metri dalla spiaggia: questo sarebbe stato certificato dalla ditta costruttrice al fine di ottenere l'autorizzazione paesaggistica, requisito imprescindibile per rendere efficace il permesso di costruire rilasciato dal comune di Carovigno.
I militari da tempo avevano seguito l'intera procedura amministrativa alla base della documentazione in possesso, dell'uomo denunciato. Mesi di riscontri dei pareri ottenuti e dell'analisi dei vincoli, in materia di edilizia, che si trovano nella zona del complesso turistico. Nelle scorse settimane l'intero fascicolo è stato sottoposto alla procura di Brindisi che ha firmato il decreto per il sequestro. A questo si aggiunge anche la denuncia ai danni del costruttore 74eenne di Carovigno. Indagini ancora in corsa da parte delle forze dell'ordine. Così come non è escluso anche che i legali dell'imprenditore possano nelle prossime ore avanzare istanza di ricorso contro il provvedimento dell'autorità giudiziaria.
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