Degenze record anche all'ospedale Perrino: «Posti letto ormai in esaurimento»

Degenze record anche all'ospedale Perrino: «Posti letto ormai in esaurimento»
di Lucia PEZZUTO
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Mercoledì 11 Novembre 2020, 10:11 - Ultimo aggiornamento: 12:16

Aumentano i ricoverati per Covid nell'ospedale Perrino di Brindisi: in ventiquattro ore altre quindici persone finiscono nel reparto di Medicina interna. Non accenna ad arrestarsi, dunque, l'escalation di contagi. Ieri in Puglia sono stati registrati 1.245 nuovi casi di persone risultate positive al virus, di queste 79 solo in provincia di Brindisi.


Di pari passo con la curva dei contagi crescono i ricoveri nel nosocomio brindisino dove attualmente vi sono 72 persone affette da Covid. Nello specifico vi sono 18 pazienti nel reparto di Malattie infettive, 17 in Pneumologia, 28 in Medicina interna r 9 in Rianimazione. Tutto questo a fronte di una disponibilità di 107 posti letto che saranno incrementati durante la settimana, così come prevede il piano di emergenza stilato dalla Regione Puglia.


Nell'ospedale post-Covid di Mesagne, intanto, sono 9 i ricoverati. «A Brindisi la situazione - ha detto il direttore generale della Asl Giuseppe Pasqualone - non è preoccupante, al momento. Nelle prossime ore saranno attivati altri dieci posti letto al Perrino e sarà a regime anche l'ospedale di Ostuni che è praticamente pronto». L'attivazione del nosocomio della Città Bianca come struttura Covid, tuttavia, va vista in un'ottica molto più ampia. La nuova disponibilità dei posti letto nella parte nord della provincia, infatti, potrebbe a breve servire per sopperire le carenze nel Barese. «Non escludiamo trasferimenti da Bari ad Ostuni - ha anticipato Pasqualone - e per questo ci stiamo attrezzando. Tutte le attività chirurgiche di Ostuni saranno spostate sul Camberlingo di Francavilla Fontana e sul Perrino di Brindisi dove non abbiamo mai interrotto le prestazioni ordinarie e le specialità».


A conti fatti, quindi, per la fine del mese il piano regionale per l'incremento dei posti letto Covid a Brindisi dovrebbe essere a regime. «Sono stati attivati - ha ribadito il direttore generale dell'Asl - quasi tutti i posti letto, manca solo San Pietro.

Entro il fine settimana nel Perrino si aggiungeranno 83 posti letto ai 107 già disponibili, poi, come detto, i 40 a San Pietro per arrivare alla fine del mese con una disponibilità di 268 posti. Ci siamo organizzati per creare meno disagi possibili, speriamo di mantenere i livelli e garantire continuità assistenziale, anche se qualche rinuncia dobbiamo farla».


Alla luce del piano organizzativo disposto dalla Regione e dall'incremento dei posti letto, la situazione nel Brindisino, per quanto complessa, resta sotto controllo. Tutto questo in attesa di affrontare il picco dei contagi che, secondo i virologi, dovrebbe arrivare tra la fine di novembre e i primi giorni di dicembre. «Ce lo aspettavamo - aggiunge il direttore generale dell'azienda sanitaria brindisina - e sapevamo che i numeri sarebbero stati questi. Nelle prossime settimane ci aspettiamo il picco dei contagi. Ma contiamo di affrontare la situazione nel migliore dei modi».


Nel frattempo domani entreranno a pieno regime anche le Usca, Unità speciali di continuità assistenziale, ovvero le unità mobili con ambulanze dedicate e personale superprotetto. Le Usca effettuano tamponi e visite urgenti. Evitando, così, che pazienti con peggioramento della sintomatologia affollino i pronto soccorso. Oppure che vadano a sovraccaricare il 118, che lavora anche per altre urgenze. Sono 34 i medici selezionati attraverso un bando che si occuperanno di cinque Usca operative su tutto il territorio provinciale e daranno assistenza ai malati di Covid presso le loro abitazioni.

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