D'Attis denuncia al ministro della Salute il primario Gatti

D'Attis denuncia al ministro della Salute il primario Gatti
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Giovedì 23 Aprile 2020, 09:42
Durissimo scontro tra il deputato e coordinatore regionale di Forza Italia Mauro D'Attis ed il primario di Medicina interna dell'ospedale Perrino Pietro Gatti. Quest'ultimo, infatti, nei giorni scorsi aveva difeso a spada tratta l'operato di medici e sanitari che operano all'interno del nosocomio brindisino da quello che aveva definito massacro generalizzato per fini politici. Spiegando poi che in tutta Italia il Covid 19 ha colpito medici ed operatori sanitari, anche in ospedali notoriamente superorganizzati, privati e no covid. Gatti ha poi ammesso che ci sono stati errori, perché abbiamo a che fare con una condizione in cui nessuno si è mai venuto a trovare e quindi gli errori vanno corretti in corsa, ha detto riferendosi soprattutto ai tempi di analisi dei tamponi.

Parole che gli sono valse la segnalazione, da parte di D'Attis, al ministro della Salute Roberto Speranza. «Il primario - ha detto il parlamentare di Forza Italia nella sua diretta Facebook - dice che c'è stato un problema coi tamponi, che ci sono stati grossi ritardi legati e difetti organizzativi iniziali. Questo primario si deve semplicemente vergognare, perché questi difetti organizzativi iniziali sono probabilmente una delle cause della perdita di alcune vite». Parole che l'onorevole D'Attis ha definito gravissime. «Altro che etica. E vanno pure sui giornali e sui social a fare queste dichiarazioni mentre dovrebbero solo vergognarsi. Ovviamente le sue parole fanno parte integrante dell'interrogazione parlamentare che ho presentato».

Accuse alle quali il dottor Gatti, tra l'altro nominato recentemente referente degli aspetti clinici della residenza per anziani Il Focolare dopo il suo commissariamento a seguito della scoperta di un focolaio con oltre cento contagiati da coronavirus, ha voluto replicare. Ho subito un attacco politico - ha scritto sulla sua pagina Facebook - dall'onorevole D'Attis che si è dimenticato che politico non sono. Si tratta di una di quelle persone che dieci giorni fa mi dava dell'eroe e anche allora sbagliava perché non lo sono e non lo sono mai stato, bensì sono e sarò sempre un professionista che fa il proprio dovere. L'onorevole D'Attis ha forse una laurea in medicina per affermare quanto detto? Mi dovrei vergognare di aver difeso l'operato dei tanti professionisti che stanno dando l'anima nei reparti Covid? Mi dovrei vergognare di aver annientato la mia vita privata per dare tutto me stesso insieme a tante altre persone che mi affiancano in questo momento per curare i pazienti Covid? Mi dovrei vergognare di mantenere fede al giuramento fatto al momento della laurea? No caro D'Attis non mi vergogno e le dirò di più, non mi vergogno neanche di aver abbandonato mia moglie che ancora, dopo 38 anni mi aspetta, non mi vergogno di aver paura di avvicinarmi alle persone che amo perché potrei veicolare il virus, non mi vergogno di nulla, mi vergogno solo di coloro che per fini propri vogliono strumentalizzarmi senza aver provato neanche un minuto cosa vuol dire lavorare con i pazienti Covid, stare vicino ad un paziente Covid. Chi sta in trincea, conclude, sa cosa deve fare e non vede l'ora di andare in poltrona per riposarsi e non per parlare.

Parole che gli sono valse il supporto di centinaia di persone che, con tantissimi messaggi, hanno espresso solidarietà nei suoi confronti. Tra questi, molti colleghi medici. Tra i quali anche il Primario di Oncologia Saverio Cinieri e la collega Mariangela Barletta, che ha testimoniato: Tante volte ci siamo scontrati, abbiamo urlato. Non sempre abbiamo condiviso le tue scelte ma ad oggi posso solo dire che in tutta questa storia, in questo caos che sta mettendo a dura prova la nostra vita quotidiana, in questo caos in cui abbiamo dovuto abbandonare i nostri affetti, abbiamo avuto una sola fortuna: avere te, che al di là di tutte le critiche, sei rimasto al nostro fianco e tu in prima persona non ti sei mai risparmiato.

Tra i sostenitori di Gatti anche due medici ed ex sindaci di Francavilla Fontana, entrambi di centrodestra: Giuseppe Marinotti, che ha anche svolto il ruolo di consigliere regionale eletto nella lista An-Pdl, e Vincenzo Della Corte. Io, noi tutti ti ringraziamo - ha scritto proprio Della Corte - per quello che, insieme a tantissimi altri medici ed infermieri, state facendo per tanti pazienti con professionalità, sacrifici anche familiari e rischi anche per la propria salute. Solo gratitudine dovrebbe esserti espressa.

Anche il direttore generale dell'Asl di Brindisi Giuseppe Pasqualone ha detto di condividere le parole di Gatti. Non ci stancheremo mai - scrive Pasqualone in una nota - di esprimere il nostro sostegno a tutti gli operatori sanitari che si stanno prodigando in questa emergenza. E tra loro anche il primario di Medicina interna ed i suoi collaboratori. Pasqualone, infine, ribadisce di dissentire dalle parole di D'Attis ma è sempre disponibile a un incontro sui temi al centro della sua dichiarazione.
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