Crociere: Msc prenota Brindisi altri due anni e anticipa alla domenica

La nave da crociere Msc all'interno del porto di Brindisi
La nave da crociere Msc all'interno del porto di Brindisi
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Martedì 4 Settembre 2018, 06:30
Già a partire dal prossimo anno, e comunque almeno per tutto il 2020, la Msc Musica approderà a Brindisi di domenica e non più di lunedì, restando ferma alle banchine dello scalo marittimo messapico dalle 13 fino alle 18. Da Brindisi, tra l’altro, come accade ormai da qualche anno, potranno imbarcarsi i passeggeri in partenza dal sud Italia. Un cambiamento radicale, visto e considerato che si passa da un giorno lavorativo ad uno festivo, con tutti i problemi che questo comporta.
A partire dalle stesse operazioni di approdo. L’Autorità di sistema portuale, infatti, pur essendo domenica dovrà garantire la disponibilità di personale in grado di gestire e risolvere eventuali problemi, i cosiddetti “operativi”, oltre ad erogare i servizi necessari per una nave di quella stazza. Un sacrificio che l’ente è comunque disposto a compiere, come del resto già accade nei giorni di festa come ieri. Proprio grazie alla struttura tecnica, rimasta disponibile anche nel giorno di san Teodoro con tutti gli altri uffici chiusi, ieri i crocieristi sono riusciti a visitare la festa patronale dopo avere raggiunto il centro - nonostante i tanti blocchi dovuti proprio ai festeggiamenti - attraverso il circuito doganale unico, aperto dopo decenni di attesa grazie alla cessione dell’area Nafta dalla Marina militare all’Authority.
Ma questa è solo la punta dell’iceberg. A restare aperti e disponibili per i crocieristi non dovranno essere, infatti, solo gli uffici (alcuni, almeno) dell’Authority. Servirà, infatti, la collaborazione del Comune, della Soprintendenza archeologica delle belle arti e del paesaggio di Brindisi Lecce e Taranto, dei commercianti e di molti altri attori del territorio che dovranno lavorare fianco a fianco per riuscire ad ottenere una stagione degna di una città turistica  quale Brindisi ambisce ad essere.
Offrire quanto offerto fino ad oggi, e possibilmente molto di più, durante una giornata domenicale è decisamente più difficile. Non tanto in estate, quando bene o male si è già nella mentalità di provare ad intercettare quanti più clienti possibile, quanto soprattutto in primavera ed in autunno.
La stagione crocieristica, infatti, comincia a marzo e termina a novembre e dunque ci sono diversi mesi, a parte i canonici luglio e agosto, da coprire al meglio. Per cominciare a discutere della questione, è prevista proprio per oggi una riunione del Distretto urbano del commercio, che mette insieme il Comune con associazioni di categoria ed altri soggetti tutti in qualche modo legati al comparto commerciale.
Ma non c’è soltanto il commercio. L’amministrazione, infatti, sempre di più sta puntando sulle attrattive culturali e storiche per trasformare Brindisi in una vera destinazione turistica. Il fatto è, però, che con lo spostamento su domenica della giornata di scalo della Msc Musica le cose dovranno cambiare anche su questo fronte. Non tanto per attrattive come la collezione Faldetta, ospitata dalla Palazzina del Belvedere, che è aperta anche di domenica, quanto per luoghi come il Monumento al marinaio, palazzo Granafei Nervegna, il tempietto di San Giovanni al Sepolcro. Beni sui quali ha competenza il Comune e che sono gestiti dalla Multiservizi.
E poi ci sono i beni la cui responsabilità appartiene alla Soprintendenza. A partire dagli scavi archeologici di San Giovanni al Sepolcro, proprio sotto il Nuovo Teatro Verdi. Già oggi, infatti, si verificano problemi con gli orari ed i giorni di apertura. Di domenica, le cose rischiano di farsi ancora più complicate. Ed ecco perché il Comune, proprio come con le associazioni di categoria dei commercianti, si augura di riuscire a costruire una collaborazione proficua con la Soprintendenza.
Anche perché non tanto nel 2019 quanto nel 2020 il Castello Alfonsino dovrebbe essere, finalmente, di nuovo visitabile e fruibile in tutta la sua magnificenza. E non consentire ai crocieristi di visitarlo e goderne quanto più possibile sarebbe un autogol clamoroso. Ma tutti gli enti coinvolti sono già consapevoli della necessità di collaborare. E stanno cominciando a muoversi, come dimostra la riunione del Duc prevista proprio per oggi.
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