Strappo del sindaco sui ritardi, il comune fa da sé: a Carovigno 500 test rapidi

Strappo del sindaco sui ritardi, il comune fa da sé: a Carovigno 500 test rapidi
di Michele IURLARO
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Lunedì 6 Aprile 2020, 12:35
Strappo del sindaco di Carovigno Massimo Lanzilotti contro i ritardi registrati nelle analisi dei tamponi: dai prossimi giorni cinquecento test rapidi saranno utilizzati per scoprire in pochi minuti la presenza o meno del Covid-19. Il comune di Carovigno, attraverso una delibera di giunta, ha proceduto all'acquisto di questi esami clinici, da destinare a medici e operatori sanitari, agenti di Polizia locale, forze dell'ordine, operatori e amministratori pubblici, addetti ai servizi essenziali, lavoratori del settore privato che oggi sono impegnati negli esercizi di vendita autorizzati e persone che presentano sintomi da coronavirus, o che risultano aver avuto contatti con soggetti risultati positivi per l'accertamento di potenziali positività da Covid-19.

Settemila euro la somma che sarà impegnata dall'amministrazione comunale del sindaco Massimo Lanzilotti per eseguire questi screening IgG e Igm per Covid-19 per l'identificazione di anticorpi IgG ed IgM di Covid-19 su sangue intero, siero o plasma. Ad eseguirli sarà il laboratorio di analisi Marcone srl, di Ceglie Messapica. Considerati l'evolversi della situazione epidemiologica legata al contagio da Covid-19 e il carattere particolarmente diffusivo sul territorio comunale, che ad oggi ha registrato un elevato numero di contagi, anche sei decessi e determinato un giustificato allarme, non si è ricevuto alcun riscontro ai reiterati e accorati appelli dell'autorità Sanitaria locale ad effettuare i necessari tamponi in forma diffusa sul territorio comunale per contenere il contagio si ritiene- c'è scritto nella delibera approvata dalla giunta-avviare questi test.
Secondo i dati ufficiali le persone contagiate a Carovigno sarebbero 28. Restano però le difficoltà di comunicazione tra amministrazioni, Protezione Civile e regione, in merito alla situazione reale nel comune brindisino, che conta già sei vittime accertate da coronavirus. Ora la scelta di avvalersi dei test rapidi, da parte dell'amministrazione, per calibrare eventuali nuove misure all'interno del territorio, finalizzate a spezzare la catena dei contagi.

La scelta di Carovigno, uno dei centri del Brindisino dove si è registrato un alto numero di contagiati, dopo le polemiche sui ritardi accumulati sui tamponi faringei, ritardi di cui ancora vi sono esiti paradossali.
Una vittima dei ritardi e della confusione dei giorni scorsi è anche un assessore di Oria: era stato sottoposto a tampone oltre due settimane fa, ma il risultato è arrivato solo nella giornata di venerdì. Per fortuna il decorso della malattia è stato favorevole e il rappresentante politico ora sta bene. Nella tarda serata di sabato, la sindaca Maria Lucia Carone, con un videomessaggio, ne ha ufficializzato la positività. Contagiato un componente della Giunta Comunale di Oria che aveva avvertito i primi sintomi lo scorso 12 marzo. Quindi, la quarantena volontaria e poi il test, per risultati arrivati solo nelle scorse ore. Infine, la comunicazione del diretto interessato al primo cittadino che, in tarda serata, lo ha comunicato ai suoi follower tramite un videomessaggio pubblicato sulla sua pagina Facebook.

Il giorno precedente, spiega la sindaca ai suoi cittadini, non vi avevo comunicato nulla perché non c'erano novità rilevabili dai dati della Prefettura. Pur non avendo ricevuto alcuna nuova comunicazione, resto a conoscenza dei 3 casi di cui vi ho parlato nei giorni scorsi, tuttavia vi sono sicuramente dei nuovi casi. E sono a conoscenza, per informazione datami dal diretto interessato, che un componente della giunta Comunale è risultato positivo. Aveva fatto il tampone circa 15 giorni fa, ma il risultato è pervenuto solo due giorni fa. Ai primi sintomi di febbre e malessere, e cioè dal 12 marzo, si era posto in quarantena e tuttora la rispetta rigorosamente.

A rischio quarantena ci sono ora i componenti della giunta, ma più in generale, ta amici, famigliari e conoscenti, chiunque fosse stato in contatto con l'amministratore risultato positivo al Covid-19 nei giorni scorsi. La Asl, nell'occasione, ha sottoposto a tampone anche alcuni assessori, cioè continua la Carone solo coloro che lo avevano avvicinato. Vi assicuro che in caso di positività, la Asl sottopone il soggetto interessato ad accurato interrogatorio, al fine di esaminare e porre in quarantena tutte le persone che lo hanno avvicinato, andando a ritroso per 20 giorni. Questo deve rassicurare tutti.

Situazione sotto controllo, insomma. Eppure, bisogna restare a casa, ricorda la sindaca. È importante, comunque, che ciascuno di noi osservi rigorosamente tutte le prescrizioni che più volte abbiamo ripetuto. In primis, che si evitino i contatti ravvicinati. Insomma, lo devo ripetere. Restate e restiamo a casa e usciamo solo per casi di necessità. Solo così ripete la prima cittadina - staremo tranquilli, solo così combatteremo questo virus. State a casa e state tranquilli. In attesa di aggiornamenti da parte del Comune, la notizia di positività al Covid-19 di un assessore ha scosso la comunità federiciana dove, a prescindere dal numero di casi ufficializzati nel bollettino, la mappa epidemiologica riporta il colore che assegna alla città di Oria un range che certifica un numero di contagi compreso tra gli 11 e i 20. Vietato, quindi, abbassare la guardia. Ad ogni modo, in attesa dei risultati dei nuovi tamponi effettuati, l'eventuale quarantena non riguarda la sindaca Carone che non aveva avuto contatti recenti con il contagiato.
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