Birretta in strada, sanzionati due anziani. Reazione choc: «400 euro di multa con 500 euro di pensione?». Uno dei due in ospedale. Bufera sui vigili per il video on line

Birretta in strada, sanzionati due anziani. Reazione choc: «400 euro di multa con 500 euro di pensione?». Uno dei due in ospedale. Bufera sui vigili per il video on line
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Domenica 19 Aprile 2020, 19:39 - Ultimo aggiornamento: 21:36
Due anziani sorpresi a bere una birra in strada, nei pressi di piazza Mercato, a Brindisi. Fermati dai vigili urbani e sanzionati per 400 euro l'uno. La protesta veemente, anche un po' sopra le righe, di uno dei malcapitati: «Mi fate una multa di 400 euro quando ne prendo 500 di pensione? Come posso pagarla?». Le considerazioni di ciascuno sul rispetto della legge, dovuto, e il buon senso, consigliato. Ma ora sulla vicenda si innesta una polemica spinosa: tutta la scena è stata ripresa con un video che, come spesso accade in quesi casi, rimbalza sui social. Uno dei due anziani è finito in ospedale, per stato di agitazione.

A porre in modo formale la questione è l’Adoc Brindisi. Pur non entrando “nel merito delle motivazioni alla base dell’azione sanzionatoria sicuramente avallate da necessari presupposti”, l’Adoc ritiene inaccettabile “la diffusione di un video che lede la privacy e l’immagine dei cittadini esponendoli al pubblico ludibrio”. Per questo, l’associazione si chiede “chi abbia effettuato le riprese”: nel caso si tratti di “un cittadino presente all’episodio”, l’associazione si chiede “perché la Polizia locale non sia intervenuta a tutela dei cittadini sanzionati, non volendosi neppure ipotizzare che le riprese siano state effettuate da un agente della stessa Polizia Locale”. L’Adoc, inoltre, afferma “che inoltrerà al sindaco di Brindisi una nota affinché si faccia chiarezza sulla vicenda".

Una versione alla quale ha risposto il comandante della Polizia locale, Antonio Orefice: «La realizzazione del filmato - è il commento - non è assolutamete un reato né una violazione, è la divulgazione il problema. E quest’ultima non è stata fatta dalla Polizia locale, nella quale nessuno, per quanto ho verificato finora, l’ha pubblicato sui social. Diverso è se stiamo parlando di qualcuno che, pur per farne un uso interno non necessario, ma nemmeno vietato, lo abbia poi girato a qualcuno di esterno al comando che abbia pensato di viralizzarlo in qualche modo».



Per il comandante, quindi, l’aspetto condannabile è quello della diffusione sui social del filmato. Il comandante ha sottolineato come in diverse altre occasioni siano stati gli stessi vigili ad essere stati oggetto di riprese su suolo pubblico, non avendo mai inteso di rispondere con delle denunce, ed ha spiegato come, per lui, uno dei primi pensieri sia stato anche quello di verificare l’operato dei suoi uomini in quello specifico frangente: «Mi interessa prioritariamente – ha aggiunto – vedere che c’è stato un atteggiamento professionale da parte dei collaboratori».



Orefice ha anche annunciato che, con l'ausilio della Polizia Postale, ci si sta muovendo per le denunce sia nei confronti di chi ha pubblicato il contenuto sui social e chi ha commentato offendendo e minacciando. Su questa strada si muoverà anche la figlia di uno dei due anziani, l'uomo finito in ospedale, per violazione della privacy.
 
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