Consiglio comunale e rissa da remoto: parte la bestemmia fuorionda. E infuria la polemica: «Ora dimissioni»

Consiglio comunale e rissa da remoto: parte la bestemmia fuorionda. E infuria la polemica: «Ora dimissioni»
di Cristina PEDE
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Sabato 28 Novembre 2020, 09:31 - Ultimo aggiornamento: 09:32

Insulti al termine del Consiglio comunale di Torchiarolo e scoppia la bagarre mediatica; l'opposizione chiede le dimissioni dei consiglieri di maggioranza responsabili di esternazioni poco consone al contesto, questi rilanciano dichiarandosi vittime di strumentalizzazione. Ed è l'inizio di una nuova consiliatura. Il Consiglio comunale era stato convocato per il pomeriggio di giovedì scorso, in videoconferenza e con la partecipazione del pubblico attraverso il sito del comune, per seguire i lavori sui quattro punti all'ordine del giorno di ordinaria amministrazione, incluse le modifiche sul bilancio per un ente da molto tempo in sofferenza economica.
E proprio su questo punto l'assise si è attardata a discutere, in virtù di un obiettivo che si era dato il nuovo governo di centrodestra guidato dallo scorso settembre da Elio Ciccarese, di fare il punto della situazione sullo stato delle casse comunali, a fronte dei precedenti bilanci. A lavori terminati, nel mentre dei saluti in remoto tra i vari componenti del Consiglio, si è sentita distintamente un'imprecazione da parte del consigliere di maggioranza Crocefisso Cocciolo; una frase che pareva indirizzata alle minoranze, poi ripetuta due volte dal capogruppo di maggioranza, Antonio Miglietta.


Un improperio, l'imprecazione sui defunti, che non è passato inosservato a chi era ancora collegato, tanto da salvare immediatamente l'audio che è poi rimbalzato sui social divenendo virale nel giro di pochi minuti. Non si sono fatte attendere le reazioni delle opposizioni che in una nota congiunta a margine e a firma di Flavio Caretto, Sara Sardelli, Angelo Rampino e Nicola Serinelli, hanno condannato l'accaduto chiedendo le dimissioni dei responsabili:.


«Sebbene ancora scossi per l'accaduto si legge sentiamo il dovere di ringraziare tutti i cittadini che ci stanno esprimendo la loro solidarietà.

Il Consiglio comunale non lascia spazio ad interpretazioni e giustificazioni. Il confronto politico, anche acceso, non può degenerare nella volgarità cui abbiamo assistito e che ha pubblicamente oltraggiato e leso l'istituzione comunale e tutta la comunità, prima ancora di noi consiglieri di minoranza. Chi proferisce bestemmie di tal fatta si rivela indegno a ricoprire il ruolo di consigliere comunale». Una posizione netta tanto quanto quella del sindaco Ciccarese che ha invece espresso solidarietà ai consiglieri di maggioranza, per un evento increscioso accaduto al termine della seduta consiliare, nel privato, col solo inconveniente di essere rimasti collegati alla piattaforma online.


«Non posso penalizzare i miei consiglieri, brave persone, per un fatto accidentale che non aveva nessun riferimento con chi si è sentito offeso e ha di conseguenza strumentalizzato l'accaduto». Lo stesso capogruppo Miglietta, aveva comunicato la sua posizione, attribuendo la frase ad una ripetizione goliardica di quanto aveva esternato Cocciolo: «Sciacallaggio mediatico secondo il consigliere Miglietta mi scuso con quanti erano collegati ma per quanto accaduto anch'io sono stato offeso attraverso la divulgazione di materiale manomesso da chi, pur di accrescere i propri consensi e la propria visibilità, è pronto a speculare danneggiando così l'immagine dell'intera comunità». Tra le opinioni palesate e quelle sopite, è bastata un'imprecazione colorita, quella che per le opposizioni è «una caduta di stile mai avvenuta prima» per mettere tutti contro tutti nel neonato governo della civica Svolta insieme a noi.

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