Comune di Brindisi, Regione e Unisalento insieme per la Cittadella della Ricerca

La Cittadella della ricerca di Brindisi
La Cittadella della ricerca di Brindisi
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Domenica 17 Ottobre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 10:56

Comune di Brindisi e Università del Salento insieme, col supporto di Regione Puglia, Enea, Ditne ed altri enti di ricerca per candidare un’idea progettuale relativa alla Cittadella della ricerca al bando Ecosistemi dell’innovazione nel Mezzogiorno. L’incontro, che si è tenuto a Brindisi nei giorni scorsi ed al quale ha partecipato, in videoconferenza, anche l’assessore regionale allo Sviluppo economico Alessandro Delli Noci, aveva come scopo proprio quello di cominciare a costruire una partnership e fare fronte comune al fine di partecipare al bando. L’avviso pubblicato dall’Agenzia per la coesione territoriale rappresenta il primo atto volto alla realizzazione di uno degli obiettivi previsti nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, ossia la promozione di “campioni” di ricerca e sviluppo. Gli ecosistemi dell’innovazione sono infatti luoghi di contaminazione e collaborazione tra università, centri di ricerca, settore privato, società civile e istituzioni rivolti allo sviluppo di idee e soluzioni innovative. In questo caso, il bando è finanziato con risorse comprese nel Fondo complementare pari a 350 milioni di euro (suddivisi in 70 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026), interamente riservate a contesti urbani marginalizzati delle regioni meridionali. La particolarità di questa misura, infatti, risiede proprio nel voler promuovere progetti che tengano insieme il valore innovativo e la riqualificazione e rifunzionalizzazione dei siti nei quali saranno realizzati. Ex aree industriali, edifici storici, fabbricati senza una specifica funzione potranno trasformarsi in luoghi di ricerca e sperimentazione dove impresa, università e amministrazioni lavorano insieme. Ed è proprio quello che Comune, Regione e Università del Salento, insieme agli altri partner, hanno in mente per la Cittadella.

Lo scopo

L’obiettivo è quello di ottenere per il territorio benefici sia economici che sociali come attrazione e contrasto alla migrazione di capitale umano altamente qualificato, coinvolgimento dei giovani, formazione dei lavoratori residenti nell’area, promozione delle pari opportunità di genere e generazionali, nonché l’inclusione professionale delle persone con disabilità. Sono ammessi a partecipare al bando organismi di ricerca (università, enti, eccetera) in collaborazione tra loro o con enti locali, proprio come accade a Brindisi, ma anche imprese e altri soggetti pubblici o privati, in numero minimo di tre. La durata massima dei progetti non può superare i 36 mesi e l’ammontare dell’investimento può variare tra i 10 milioni e i 90 milioni di euro, che potranno essere coperti anche totalmente dal finanziamento statale. I costi ammissibili riguardano: fabbricati e terreni che ospiteranno il progetto, comprese le spese di recupero, ristrutturazione, riqualificazione e ampliamento degli immobili (ma non la manutenzione ordinaria); macchinari, strumenti e attrezzature, con i collegati diritti di brevetto, licenze o altre forme di proprietà intellettuale. «Questo - spiega il sindaco Riccardo Rossi - per quanto riguarda la parte infrastrutturale. Sul fronte della ricerca vera e propria, invece, registriamo la disponibilità della Regione Puglia ma anche degli altri partner». Del resto, era stato proprio il rettore dell’Università del Salento Fabio Pollice, qualche giorno fa, a sottolineare il ruolo fondamentale della ricerca nello sviluppo economico e culturale di un territorio come quello brindisino, strettamente legato al mondo industriale che in questi anni deve necessariamente affrontare le grandi sfide connesse con l’innovazione e la transizione energetica ed ecologica.

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